Articoli 09/06/2012

Agricoltura sociale, qualcosa si muove

Primo riconoscimento ufficiale da parte delle istituzioni europee. Per l’Italia è stato Alfonso Pascale a illustrare lo stato delle iniziative, le ricadute dell’attuale programmazione comunitaria e le proposte per il periodo 2014-2020


Il sei giugno è stata una giornata importante per l’agricoltura sociale europea. Promossa dal Comitato economico e sociale europeo (Cese), si è infatti svolta a Bruxelles l’audizione pubblica sul tema “Agricoltura sociale: cura per l’ambiente e politiche sociali e sanitarie”. L’incontro è stato organizzato dal Gruppo di studio che elaborerà la proposta di parere d’iniziativa sullo stesso argomento.

Dopo i saluti di Mario Soares, Presidente del Gruppo di studio, e di Josiane Willems, Relatrice del parere d’iniziativa, sono intervenuti i rappresentanti delle DG Agricoltura, Ricerca, Regioni e Occupazione della Commissione europea, che hanno mostrato grande interesse al tema posto in discussione.

Successivamente sono stati ascoltati alcuni studiosi di diversi Stati membri sui vantaggi, gli inconvenienti e le prospettive future dell’agricoltura sociale. Per l’Italia è stato Alfonso Pascale a illustrare lo stato delle iniziative, le ricadute dell’attuale programmazione comunitaria sull’agricoltura sociale e le proposte per il periodo 2014-2020, in vista dell’approvazione dei nuovi regolamenti.

Si è svolto poi un ampio e approfondito dibattito tra i partecipanti e i relatori, che hanno risposto anche a domande pervenute tramite Twitter e Facebook.

Intervenendo nella discussione, Marco Berardo Di Stefano, Presidente della Rete Fattorie Sociali, ha ringraziato il Cese per l’iniziativa intrapresa e ha raccontato alcune storie di vita che dimostrano come l’agricoltura permette di dare un senso all’esistenza delle persone svantaggiate inserite in fattorie sociali.

 

di C. S.