Articoli 04/02/2012

Giovane e appassionato di web 2.0. E' l'enoturista a caccia di eccellenze

Sono soprattutto gli italiani a muoversi alla ricerca di buon vino. Lo fanno preferibilmente in coppia o in gruppo. Un rito collettivo alla ricerca di un'offerta che abbini cultura, sport, natura e benessere


E’ italiano, di età tra i 30 e i 50 anni (7 su 10 sono under 50) e internauta. Pianifica le proprie vacanze autonomamente sul web, viaggia in coppia o in un gruppo di amici e cerca un’offerta integrata che al vino abbini cultura, sport, natura e benessere. Visita le cantine tutto l’anno, non solo nel periodo estivo, dove spende fino a 100 euro. E’ l’identikit dell’enoturista tracciato nell’indagine CST- Movimento Turismo Vino “Il volto dell’enoturista oggi”, condotta sulle cantine del Movimento e diffusa nella Conferenza Internazionale dell’Enoturismo di Perugia.

All’enoturista piace la vacanza fai da te: secondo il 66,3% dei produttori, 2 clienti su 3 scelgono il proprio itinerario e la propria visita in cantina in maniera indipendente su internet, senza affidarsi all’intermediazione di tour operator. Fanno eccezione il Sud e le isole, dove c’è un’incidenza maggiore di viaggi organizzati. A fare da traino nella scelta dei visitatori è soprattutto il sito web dell’azienda, molto più efficace dei tradizionali strumenti di promozione e in grado di attrarre e intercettare crescenti fasce di pubblico. Non solo: oltre la metà dei produttori dichiara che è il mezzo più utilizzato per registrare il cliente e ricontattarlo dopo la visita.

“Il web insieme al passaparola, hanno determinato sino ad oggi il successo del turismo nei territori vinicoli, molto più dei canali tradizionali di promozione e molto più dei media - ha spiegato la presidente Movimento Turismo Vino, Chiara Lungarotti - La ricerca sulle nostre cantine associate – ha continuato Lungarotti - evidenzia il ruolo fondamentale che la rete (con i suoi blog) ha nella scelta della vacanza: per il 66,3% dei nostri produttori, 2 clienti su 3 scelgono l’itinerario e la visita in cantina da soli sul web”. Il dato evidenzia per l’enoturismo un valore 6 volte superiore alla media nazionale, dove il 10,6% dei turisti utilizza il web per informarsi sulla vacanza (dati 2010 Osservatorio Nazionale del Turismo).

E il trend continuerà a crescere, basti pensare che la percentuale è raddoppiata in un solo anno (da 5,3% del 2009 a 10,6% nel 2010) e che il web è considerato il canale informativo più ‘autorevole’ per la scelta della destinazione turistica, preceduto solo da 2 elementi “reali”, come l’esperienza pregressa e il passaparola (Indagine Isnart sui comportamenti turistici degli italiani 1° semestre 2011). Un elemento importante anche secondo il ministro del Turismo, Piero Gnudi che nella sua lettera di saluto ha sottolineato come “Fondere la dimensione local con quella global, anche attraverso le tante e nuove opportunità che arrivano dalla rete, è una strategia di rilancio opportuna ed efficace per un Paese come il nostro che ha tutte le caratteristiche per imporsi a livello internazionale anche in questo comparto”.

Siti web e integrati con i social media, profili su Facebook e Twitter, viral sulla rete, contenuti ugc (user generated content), applicazioni per smartphone e tablet, realtà aumentata: ecco gli elementi per la promozione dell’enoturismo, ormai centrali per “catturare” il turista quanto la qualità del vino e dell’offerta.

di C. S.