Articoli 18/12/2010

Caro Babbo Natale, ecco cosa ti chiede l'Unione Nazionale Consumatori

Un decalogo per ciò che dovrebbe spettare di diritto, ma che non sempre viene accolto e compreso come tale


“Caro Babbo Natale, non sorprenderti se a scrivere questa lettera non è un bambino. A volte sono proprio gli adulti ad avere più bisogno di aiuto e noi siamo certi che, almeno tu, saprai ascoltare le nostre richieste.” Inizia così la lettera dell'Unione Nazionale Consumatori (UNC) a Babbo Natale per chiedergli ciò che i consumatori vorrebbero trovare sotto l’albero.


1) Vorremmo un mercato senza giocattoli contraffatti, alimenti contraffatti, farmaci contraffatti.

2) Vorremmo che le vacanze fossero vacanze e non un’odissea da affrontare nei pochi giorni di relax che ci sono concessi.

3) Vorremmo che il credito al consumo fosse solo un'opportunità e non il rischio sempre più concreto di sovraindebitarsi.

4) Vorremmo che i treni e gli aerei ci portassero a destinazione anche quando nevica (senza bisogno di premunirsi con panini e coperte per meglio affrontare il viaggio).

5) Vorremmo che né petrolieri né banche né assicurazioni ci facessero scontare aumenti ingiustificati.

6) Vorremmo che le garanzie post-vendita non fossero un privilegio da conquistare, ma un diritto da esercitare.

7) Vorremmo credere nella rete Internet senza rischi per noi ed i nostri bambini.

8) Vorremmo che i call centers di assistenza dessero risposte e non a pagamento.

9) Vorremmo multe più salate per chi inganna i consumatori ed il libero mercato.

10) Vorremmo che la class-action funzionasse, ma vorremmo anche poter risolvere la maggior parte dei contenziosi fuori dai tribunali.


“Insomma vorremmo - conclude l'UNC - che il Natale fosse una festa per tutti e non un business per pochi a discapito dei molti che stentano ad arrivare a fine mese”.

“Vogliamo troppo? -si chiede l'Unione Nazionale Consumatori. Eppure, caro Babbo Natale, non stiamo chiedendo regali: tutto questo dovrebbe spettarci di diritto!”





Fonte: Sonia Galardo

di C. S.