Gli incendi non devastano gli oliveti australiani
Quello che non ha fatto il fuoco però potrà farlo l'aumento dei prezzi dell'acqua irrigua che nell'Australia occidentale sta diventando sempre più rara e venduta a caro prezzo
Gli incendi stanno continuando a imperversare in Australia e hanno già bruciato gran parte della superficie sud-orientale del paese.
Ciononostante, secondo l'Associazione australiana dell'olio d'oliva (AOA), le olivete non hanno subito quasi nessun danno. Gli incendi hanno infatti colpito solo un oliveto nel sud del paese e i danni non sono stati troppo gravi.
Tuttavia, il raccolto potrebbe risentire della notevole siccità che il Paese sta soffrendo, in quanto non si prevedono piogge fino a marzo, insieme all'aumento dei parassiti dovuto al massiccio esodo di insetti e animali dalle zone colpite verso luoghi più sicuri come sono gli oliveti.
Nonostante queste sfide, Greg Seymour, direttore dell'Associazione australiana dell'olio d'oliva, afferma che i produttori stanno imparando ad adattarsi attraverso una combinazione di nuove pratiche agricole e commerciali, che contribuiranno a garantire un futuro sostenibile per il settore olivicolo del Paese.
Nella zona dell'Australia occidentale, dove le falde acquifere si stanno prosciugando, i produttori stanno anche studiando i tempi più efficaci per irrigare e mantenere sani sia gli alberi che il suolo, in modo da non compromettere la produzione.
Il problema è però l'aumento notevole del costo del'acqua irrigua.L'AOA sta lavorando, facendo pressione sui governi federali e statali in Australia per garantire che i mercati dell'acqua siano più trasparenti e che gli agricoltori possano ottenere un prezzo equo.