Mondo 18/04/2019

Approvata definitivamente la direttiva contro le pratiche sleali in agricoltura

Approvata definitivamente la direttiva contro le pratiche sleali in agricoltura

Ora il testo sarà immediatamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue e gli Stati membri dovranno recepirlo nei loro ordinamenti nazionali entro 24 mesi. In extremis aggiunte alla lista di pratiche proibite anche le vendite sotto costo e le aste a doppio ribasso


"Abbiamo mantenuto la promessa fatta: dopo 10 anni di attesa siamo riusciti, in un tempo record, a mettere al bando le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare per garantire un trattamento equo ad agricoltori, produttori e consumatori europei" ha affermato Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo e relatore della direttiva Ue.

Arriva quindi la firma ufficiale sul nuovo provvedimento da parte del presidente del Parlamento europeo e del ministro per gli Affari europei della presidenza rumena.

Ora il testo sarà immediatamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue e gli Stati membri dovranno recepirlo nei loro ordinamenti nazionali entro 24 mesi. Mi auguro che l’Italia possa continuare a dimostrarsi capofila nella battaglia che siamo riusciti a vincere a livello europeo, recependo rapidamente la Direttiva, estendendo la protezione a tutti i produttori, ed aggiungendo alla lista di pratiche proibite anche le vendite sotto costo e le aste a doppio ribasso.

"Grazie al Parlamento Ue in appena 12 mesi abbiamo raddoppiato da 8 a 16 le pratiche sleali con la possibilità di estenderle ulteriormente a livello nazionale, protetto la quasi totalità degli agricoltori, delle cooperative e delle industrie alimentari dell’Ue, compresi i settori del floro-vivaismo e della mangimistica. Ma anche difeso la confidenzialità di chi denuncia e introdotto l’obbligo per l’autorità di contrasto di agire e porre fine a queste prassi, sanzionando i responsabili. L’Europa ha dimostrato ancora una volta di saper battersi al fianco dei più deboli. Ora la palla passa ai parlamenti nazionali per i recepimenti nei singoli Stati membri” ha concluso De Castro.

di C. S.