Mondo 28/03/2019

Boom produttivo d'olio d'oliva in Andalusia e Castiglia-La Mancia

Boom produttivo d'olio d'oliva in Andalusia e Castiglia-La Mancia

La Spagna si avvicina al record produttivo di sempre, probabilmente raggiungendo le 1,7 milioni di tonnellate, grazie al raccolto e alle buone rese nelle tre regioni centrali, meridionali e sudoccidentali. Arretramento per Catalogna, Aragona, Comunità Valenciana e Murcia


La Spagna si avvia a produrre 1,7 milioni di tonnellate d'olio d'oliva, molto vicino al record storico di 1,78 milioni di tonnellate, e tutto grazie alle regioni centrali, meridionali e sudoccidentali del Paese che hanno fatto recitrare un boom produttivo quest'anno.

Sebbene non siano ancora stati diffusi i dati di produzione di febbraio, è prevedibile un aumento della produzione di 350 mila tonnellate in Andalusia, con aumenti molto significativi soprattutto a Jaen.

Nell'area della Cornicabra, la Castiglia, a fine gennaio erano già state prodotte 141.063 tonnellate di olio quando un anno prima la stagione totale era di 106.423 tonnellate.

Nell'Estremadura, terza regione di produzione di olio d'oliva, i dati di fine gennaio (68.737 tonnellate) indicano che si supererà la produzione dell'anno precedente, 73.940 tonnellate, grazie all'ingresso in produzione e all'aumento produttivo di migliaia di ettari di nuovi oliveti a Las Vegas del Guadiana.

Se alcune regioni ridono, altre subiscono decrementi produttivi, anche importanti.

Tra questi il caso della Catalogna, che, rispetto alle 37.000 tonnellate della stagione 2018/2019, alla fine di gennaio di quest'anno ha prodotto solo 19.019 tonnellate. Situazione analoga in Aragona, con 18.359 tonnellate nella stagione precedente e 10.782 tonnellate a fine gennaio, e nella Comunità Valenciana, con 16.701 tonnellate quest'anno quando l'anno scorso aveva raggiunto le 36.443 tonnellate.

Il calo più forte si registra nella regione di Murcia, passando da 16.627 tonnellate a 7.243 tonnellate alla fine di gennaio.

di C. S.