Mondo 31/05/2018

Cala l'export di olio di oliva italiano in Gran Bretagna e Francia

Le esportazioni di olio nazionale scese del 13,5% nel Regno Unito e del 18,6% in Francia. Penalizzato l'extra vergine che è bollino rosso secondo l'etichetta a semaforo: "sistema sponsorizzato dalle principali multinazionali che genera modelli alimentari sbagliati" secondo David Granieri, presidente Unaprol


Le etichette a semaforo e il Nutri-score, sistemi adottati da Gran Bretagna e Francia, stanno penalizzando gravemente il made in Italy.

Tra i settori più colpiti c’è quello olivicolo, come emerge dall’indagine 2018 di Ismea.

Nel Regno Unito, infatti, le esportazioni italiane di olio, nel 2017, sono scese del 13,5% (da 13.307 a 11.515 tonnellate). A incidere, oltre al tasso di cambio sfavorevole dovuto alla svalutazione della sterlina, è il metodo dell’etichetta nutrizionale con i 3 colori del semaforo (adottata dal 98% dei supermercati) che prende in considerazione calorie, grassi, zuccheri e sale presenti in 100 grammi di prodotto. Se uno di questi componenti supera una certa concentrazione, in etichetta viene indicato con il bollino rosso, teoricamente un invito agli utenti a “consumare con moderazione” da molti invece percepito come un consiglio a non comprare.

Situazione simile in Francia con il Nutri-score che classifica gli elementi con 5 colori a seconda del loro contenuto di ingredienti “cattivi”, come i grassi, o “buoni”, come le fibre. In Francia, nel 2017, il calo dell’export di olio italiano è stato del 18,6% (da 31.633 a 25.747 tonnellate).

“E’ una classificazione con parametri discutibili e fuorvianti per i consumatori che esclude dalla dieta alimenti sani - spiega David Granieri, presidente di Unaprol – E’ veramente paradossale, ad esempio, che vengano promosse note bevande gassate “light” e bocciato l'olio EVO, unanimemente considerato un elisir di lunga vita e simbolo della dieta mediterranea. Si tratta di un sistema sponsorizzato dalle principali multinazionali che genera modelli alimentari sbagliati ed evidenti distorsioni sul mercato. E’ necessario che l’Ue intervenga con decisione per difendere la salute dei cittadini e un sistema produttivo basato sulla qualità”.

di C. S.