Italia 01/04/2022

Un giro per la Toscana delle anteprime del vino

Un giro per la Toscana delle anteprime del vino

Una regione guida nel settore vinicolo d’Italia, piena di vini storici ed etichette diventate di culto anche tra i collezionisti, con un export nel 2021 da 1,1 miliardi di euro, in aumento sul 2020


Dalle Anteprime che quest’anno sono slittate a marzo, la Toscana del vino sempre più rock ha pescato dal cilindro la PrimAnteprima 2022, una conferenza stampa di presentazione degli eventi delle giornate successive, con una super protagonista indiscussa, Gianna Nannini. “Fare vino è come fare rock, è un lavoro di squadra”- ha dichiarato la cantante toscana a Firenze nella giornata inaugurale della settimana delle Anteprime di Toscana del vino di cui è testimonial, insieme sul palco tra gli altri anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Una vignaiola rock, titolare della Certosa di Belriguardo, che ha raccontato il suo legame con il mondo del vino con l’azienda agricola di famiglia rilevata nel 2006, 75 ettari di cui 8 coltivati a vigneto nel cuore della zona del Chianti dei Colli Senesi, a pochi chilometri da Siena.

Dopo l’antipasto si entra nel vino con le Anteprime di Toscana, dal 20 al 25 marzo fari accesi sulle nuove annate del vino in uscita sul mercato. Una regione guida nel settore vinicolo d’Italia, tante denominazioni importanti con vini storici ed etichette diventate di culto anche tra i collezionisti, il business del vino in Toscana nel 2021 ha registrato un export da 1,1 miliardi di euro, segnando un +16% rispetto al 2020. Analizzando solamente i dati delle fascette Doc, a volume superati gli 800.000 ettolitri (+7,4%), per un controvalore di 625 milioni di euro (di cui 604 nel segmento dei rossi), con un incremento del 15% su base annua. Tra i mercati di riferimento del vino toscana in vetta alla classifica gli Stati Uniti, seguiti da Germania, Canada, Svizzera e Gran Bretagna. Un fenomeno vinicolo capace di attirare turisti da tutto il mondo, che quando pensano all’Italia enoica guardano sempre alle colline toscane diventate celebri in tutto il globo.

Da oggi si inizia a fare sul serio con il via della “Settimana delle Anteprime di Toscana”, dove i Consorzi presentano le nuove annate. Si parte a Firenze domenica 20 marzo con “Chianti Lovers & Rosso Morellino”, a cura del Consorzio Chianti e del Consorzio Morellino di Scansano, lunedì 21 e martedì 22 marzo si passa il testimone alla “Chianti Classico Collection”, a cura del Consorzio Chianti Classico con focus sulla suddivisione in Unità Geografiche. Martedì 22 e mercoledì 23 marzo “Anteprima della Vernaccia di San Gimignano”, a cura del Consorzio Vernaccia di San Gimignano, fra le celebri torri dell’incantevole borgo toscano. Mercoledì 23 e giovedì 24 marzo “Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano”, a cura del Consorzio Nobile di Montepulciano Toscana, venerdì 25 marzo si torna a Firenze per “Anteprima L’Altra Toscana”, a cui partecipano il Consorzio di Carmignano, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio Colline Lucchesi, Consorzio Doc Cortona, Consorzio Maremma Toscana, Consorzio Montecucco, Consorzio Orcia, Consorzio Terre di Casole, Consorzio Terre di Pisa, Consorzio Doc Valdarno di Sopra.

La produzione del vino in toscana si attesta a 2,04 milioni di ettolitri di vino, il 7% in meno rispetto all’anno precedente, secondo i dati raccolti da Artea sulla vendemmia 2021, un dato che registra la produzione toscana 2021 tra le più basse rispetto agli ultimi 5 anni. Un calo dovuto sua alle gelate primaverili e alle scarse precipitazioni estive, in un quadro nazionale di fatto invariato rispetto all’anno precedente. La Toscana rappresenta una parte importante della produzione di vini Dop, con 1,3 milioni di ettolitri di vino Dop imbottigliato, nel 2020 la Toscana ha rappresentato l’8% del totale italiano, (16,5 milioni di ettolitri). La quota toscana sale all’11% in termini di valore del prodotto imbottigliato. Secondo le prime stime sui dati 2021, il prodotto imbottigliato è cresciuto nelle Dop dell’8% circa rispetto al 2020 attestandosi sopra 1,4 milioni di ettolitri. Solamente il Chianti, rappresenta la metà del totale del volume imbottigliato, seguito da Chianti Classico, con 20%.

La settimana delle Anteprime di Toscana 2022 si è conclusa con grande entusiasmo. Per tutti i Toscani, ma anche per i giornalisti internazionali, per i quali le anteprime sono un appuntamento fisso da anni, questo è stato il primo evento ufficiale di ritrovo in Italia in presenza.

Finalmente tornare a raccontare e fare assaggiare il vino ai giornalisti, agli operatori e ai clienti in persona; ritrovarsi e abbracciarsi timidamente… anche se con la mascherina.

Il Gallo Nero alla Chianti Classico Collection 2022 ha presentato le sue nuove annate con 650 etichette ed anche alcune importanti novità. La manifestazione, che si è tenuta alla Stazione Leopolda a Firenze, è stata l’occasione per presentare ufficialmente le 11 nuove Unità Geografiche Aggiuntive: UGA. Si tratta di un progetto di suddivisione del territorio del Chianti Classico, in aree geografiche, al fine di rafforzare e far capire meglio al consumatore attento il binomio vino-territorio. Le UGA inizialmente che verranno apposte in etichetta solo nella Gran Selezione, sono: San Casciano, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina, San Donato in Poggio. L’annata 2020 da quello che si è potuto constatare, sembra essere in generale un’altra grande annata, e la denominazione del Gallo Nero continua a crescere in qualità.

Dopo uno dei più grandi rossi Toscani è stato il turno della Regina Bianca, con l’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano, una denominazione piccola e ancora poco conosciuta. Attualmente gli ettari coltivati a VdSG sono 730 per una produzione di 36388 ettolitri che finiscono principalmente all’estero (52%), mentre il restante 48% destinato al mercato italiano, viene venduto per la metà a San Gimignano. A San Gimignano nella Sala Dante del Palazzo Comunale e nel Museo di Arte Contemporanea De Grada, è stato possibile assaggiare le nuove annate di 2020 e di 2021. La 2020 si è rivelata un’esplosione di profumi e aromi e buon frutto, mentre la 2021 risulta un po’ più spigolosa.

Il nostro giro si è concluso quest’anno con l’Anteprima del Nobile di Montepulciano, presso la Fortezza di Montepulciano. Quest’anno il Consorzio ha deciso di non assegnare le stelle della denominazione, all’annata 2021, preferendo rinviare la decisione al 2024, quando entrerà in commercio la 2021. L’Anteprima è stata l’occasione per presentare le 12 UGA di Montepulciano, che andranno in etichetta con la menzione “Pieve”. A Montepulciano inoltre è stato assegnato il premio Giulio Gambelli (Maestro del Sangiovese scomparso nel 2012) per il miglior giovane enologo dell’anno a Fabio Mecca, enologo lucano. Gli assaggi delle nuove annate in commercio di Nobile di Montepulciano 2019 si presentano corposi, ricchi di frutto e anche dalla marcata presenza del terroir; le 2018 si presentano un po’ più morbide ed eleganti. Entrambe comunque ottime annate.

di Stefania Tacconi