Italia 13/05/2021

Il Sirena d'Oro si schiera a fianco de Il Salvagente per la qualità degli oli extra vergini di oliva

Il Sirena d'Oro si schiera a fianco de Il Salvagente per la qualità degli oli extra vergini di oliva

Ancora oggi non si ha la certezza che nella bottiglia che acquistiamo ci sia olio extravergine di oliva come dichiarato in etichetta. Così si disorienta il consumatore che può scegliere oli Dop 


Dal 2015 nulla è cambiato per gli oli extravergini di oliva.

Il commento del Dott. Gianfranco De Felici, ex Capo Panel dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Roma, suffragato dal parere del Capo Panel storico del Premio Sirena d’Oro Prof. Giovanni Pipolo.

La testata giornalistica “Il Salvagente.it” segue da tempo e con molta attenzione il mercato dell’olio di oliva con particolare riguardo alla verifica della qualità degli oli in commercio ed etichettati come “Extravergini”. Tale attività ha come scopo primario la difesa della qualità e la tutela dei consumatori.

L’ultima vicenda venuta alla luce ha posto in evidenza come 7 oli “extravergini” su 15 totali, prelevati dal commercio ed analizzati presso il panel dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Roma, non siano conformi, per la presenza di difetti, avvalora i risultati di un analogo test effettuato nel 2015. Anche in quel caso il panel delle Dogane aveva riscontrato che il 45% degli oli analizzati erano risultati non extravergini.

Riguardo al test del 2015, di cui ne parlo per esperienza diretta in quanto al tempo ricoprivo il ruolo di capo panel dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Roma, fui chiamato a commentare i risultati allora ritenuti “sorprendenti ed inaspettati” in trasmissioni in onda non solo sulla televisione italiana ma anche in quella della Svizzera italiana.

Con rammarico devo constatare che nonostante il clamore che il caso aveva allora suscitato nulla è cambiato.

Purtroppo rimane il fatto che ancora oggi non si ha la certezza che nella bottiglia che acquistiamo ci sia olio “extravergine” di oliva come dichiarato in etichetta.

Quanto sopra disorienta il consumatore che si chiede quale olio deve acquistare per non correre il rischio di essere ingannato.
La risposta è semplice e chiara, scegliere oli DOP (Denominazione di Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Infatti, gli oli che riportano in etichetta la dicitura ed il logo comunitario DOP/IGP hanno ottenuto, PRIMA dell’immissione in commercio, una certificazione di conformità riguardo la qualità e l’origine da parte di un Organismo di controllo, autorizzato dal MiPAAF.

Nessun tipo di controllo ufficiale preventivo è previsto, invece, per gli “extravergini”.

Il premio “Sirena d’Oro di Sorrento” è l’unico in Italia che dal 2002 ha come obiettivo la valorizzazione degli oli DOP e IGP nazionali per favorirne la conoscenza da parte dei consumatori, rafforzandone la presenza sui mercati dando così la possibilità alle aziende produttrici di tali eccellenze di avere fiducia nel presente ed essere pronti ad affrontare con forza e determinazione le sfide del futuro.

di C. S.