Italia 17/06/2019

Il vino biologico conquista i cuori dei consumatori: uomini e donne stregati in maniera diversa

Il vino biologico conquista i cuori dei consumatori: uomini e donne stregati in maniera diversa

Le incidenze maggiori di venduto di vini biologici si registrano sulla categoria bollicine; seguono in ordine i rosati, i vini bianchi e, in ultimo con apporto residuale, i vini rossi. La geografia dei vigneti bio vede sugli impianti al 2017, primeggiare in assoluto la Sicilia, seguita a distanza da Puglia e Toscana


Dalla diffidenza per sentori talvolta pochi puliti alla passione vera per il vino biologico: gli italiani prediligono sempre di più i calici bio, al punto da passare da un volume di acquisti totali al supermercato e nella distribuzione moderna (Gdo) per 7,2 milioni di euro nel 2014 ai 32,3 milioni di euro nel 2018. Lo ha sottolineato, in un recente convegno a Fano sul Bianchello del Metauro, Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor da un'analisi su dati Iri.

Questo cambiamento nei trend di consumo, a detta dell'esperto, è ben supportato dalle scelte in vigna operate dagli imprenditori vitivinicoli. In particolare, la geografia dei vigneti bio vede, secondo dati Wine Monitor sugli impianti al 2017, primeggiare in assoluto la Sicilia (35%), seguita a distanza da Puglia (14%), Toscana (14%), Marche e Veneto (5%), Calabria e Abruzzo (4%), oltre a un 20% che contempla tutte le altre regioni. Tuttavia la classifica cambia, ha evidenziato Pantini, prendendo in considerazione la percentuale di vigne bio sul vigneto totale regionale: primato alla Calabria (41,6%), e poi Sicilia (36%), Marche (30,9%), Toscana (22,8%), Basilicata (19,5%), Puglia (16,7%), Lombardia (15,7%), Lazio (13,1%) e Abruzzo (12,2%).

Oltre ai dati Nomisma anche Signorvino registra che sempre più consumatori entrano in negozio e chiedono specificatamente informazioni sui vini bio: circa il 25%, ma il restante 75% si lascia "convertire" alla scelta del vino Bio se consigliato e sensibilizzato dal personale, che si dimostra quindi sempre più determinante sulle scelte del consumatore. 

La fascia di età dei clienti che ricercano e acquistano i vini Bio è tra i 30-45 anni per le donne e 35-55 per gli uomini.

Anche sul comportamento legato alla fase della scelta emergono alcune differenze: le donne in genere limitano molto la scelta al prezzo, colte per un 20% da scetticismo nei confronti del prodotto bio. Il 30% di loro, però, sceglie in base ai tecnicismi del prodotto alla ricerca di percentuali di residui e solfiti inferiori, e ben il 50% sono guidate dalla tendenza "moda" della categoria.

Gli uomini invece sono molto curiosi di imparare e non ricercano etichette specifiche, anche se talvolta dimostrano di conoscere i grandi produttori di vino biologico.

A livello di categoria le incidenze maggiori di venduto vini bio si registrano sulla categoria bollicine; seguono in ordine i rosati, i vini bianchi e, in ultimo con apporto residuale, i vini rossi.

Lo studio ha portato all'identificazione di un prezzo medio per bottiglia del venduto in riferimento al Bio di 17,04 euro: con un assortimento del 25% di vini con filiera sostenibile, i vini bio rappresentano il 7%; in merito al venduto invece i vini bio scelti sono un 5% (25% di vini con filiera sostenibile).

di C. S.