Italia 05/06/2019

La Romagna punta sugli spumanti che saranno a denominazione d'origine

La Romagna punta sugli spumanti che saranno a denominazione d'origine

Ufficializzata la modifica del disciplinare del Romagna Doc dopo il via libera del Mipaaft. Con l'inserimento nel disciplinare dei nuovi due spumanti è stato pensato anche un marchio collettivo, "Novebolle" e ad un logo, "Nove" come il numero dei colli romagnoli


Arriveranno in commercio con la prossima vendemmia il "Romagna Doc Bianco Spumante" e il "Romagna Doc Rosato Spumante".

A darne notizia è il Consorzio Vino di Romagna che ha ufficializzato l'approvazione della modifica del disciplinare del Romagna Doc dopo il via libera del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp del 30 maggio scorso.

Con l'inserimento nel disciplinare dei nuovi due spumanti - spiega una nota - è stato pensato anche un marchio collettivo, "Novebolle" e ad un logo, "Nove" come il numero dei colli romagnoli. L'uso del logo sarà disciplinato da un regolamento e i produttori consorziati avranno l'obbligo di metterlo su tutte le bottiglie di vino a denominazione di origine controllata "Romagna Spumante".

La base di provenienza delle uve per produrre il Romagna Doc Bianco Spumante è trebbiano romagnolo, minimo 70%, per il Romagna Doc Rosato Spumante la base è 70% sangiovese.

"Gli Spumanti Novebolle - afferma il presidente del Consorzio Vini di Romagna Giordano Zinzani - intendono essere i protagonisti dell'inserimento del vitigno trebbiano, interprete assoluto con il Sangiovese dei vini romagnoli, nel trend positivo e sempre più solido della produzione spumantistica, capace di innovare le tradizionali abitudini del bere italiano".

di C. S.