Italia 28/05/2019

Il maltempo compromette la produzione di ciliegie Bigarreau

Il maltempo compromette la produzione di ciliegie Bigarreau

Le intense piogge, l'elevato tasso di umidità mattutina, unitamente a temperature sotto la media stagionale, hanno inciso negativamente sulla qualità del prodotto.In ribasso le quotazioni, a 4,5 euro


L'intensa e anomala ondata di maltempo che nel corso del mese di maggio si è abbattuta sull'intera Penisola con piogge, grandine, vento e temperature sotto la media stagionale, ha inferto un duro colpo al comparto cerasicolo. La campagna di commercializzazione 2019 ha avuto inizio sia al Nord che al Sud in ritardo di 7/10 giorni circa sui normali calendari di raccolta, con le prime quote di varietà precoci Bigarreau. Nell 'importante polo produttivo barese, che da solo rappresenta il 30% dei volumi nazionali, la produzione, già prevista in calo a seguito delle avverse condizioni climatiche registrate durante la fioritura e l'allegagione, è stata ulteriormente segnata dal maltempo che ha contrassegnato maggio.

Con l'avvio della raccolta, avvenuta la prima settimana del mese, le intense piogge, l'elevato tasso di umidità mattutina, unitamente a temperature sotto la media stagionale, hanno inciso negativamente sulla qualità del prodotto. I primi stacchi infatti presentavano problematiche di craking e grado brix non del tutto adeguato, situazione che fin da subito ha reso necessario sottoporre il prodotto ad accurati processi di selezione in campo, con quote di scarto piuttosto elevate. Il perdurare delle piogge e la forte grandinata abbattutasi il 12 maggio scorso hanno ulteriormente danneggiato le produzioni. Ad oggi, oltre che sulla varietà Bigarreau, compromessa quasi al 90%, si riscontrano fenomeni di cracking anche su varietà a maturazione media come la Giorgia, mentre per la Ferrovia non risultano danni.

Sul mercato i prezzi hanno inevitabilmente risentito di una qualità fortemente compromessa. Per le Bigarreau, infatti, le quotazioni della prima settimana di maggio si sono attestate sui 4,50 euro/Kg, in netta flessione rispetto ai 6,00 euro/kg dello stesso periodo del 2018 (-25%).

Nelle settimane successive, sebbene in costante flessione su base settimanale, i listini si sono posizionati su livelli superiori rispetto alla precedente campagna, in ragione di un'offerta, idonea al circuito del fresco, sempre più limitata. Anche per il prodotto modenese, la cui raccolta ha avuto inizio la settimana scorsa, le continue precipitazioni hanno quasi completamente compromesso la produzione delle varietà più precoci. I contenuti quantitativi raccolti, pur sottoposti a severa cernita, hanno evidenziato comunque gravi problemi di tenuta, con tempi di shelf life molto più ridotti. I prezzi di esordio si sono attestati tra i 3,50 e 4,00 euro/Kg, in incremento rispetto alla precedente campagna in funzione dei limitatissimi quantitativi staccati e qualitativamente idonei per il mercato.

di C. S.