Italia 10/01/2019

Piano olivicolo 2.0, parte la discussione al Ministero delle politiche agricole

Il primo incontro per il prossimo piano olivicolo nazionale presieduto dalla sottosegretaria Alessandra Pesce. Si è discusso anche dello stato di attuazione del primo piano


Presso il Ministero delle politiche agricole ha avuto il via la prima discussione sul prossimo piano olivicolo nazionale, nonostante alcune misure di quello vecchio non siano in realtà mai partite.

La riunione ha permesso di evidenziare le azioni in campo portate avanti a livello nazionale: la finalizzazione del piano olivicolo attualmente in essere, i progetti di filiera, l’OCM e la lotta alla contraffazione.

“Le emergenze vanno affrontate nella loro eccezionalità con misure e azioni mirate, come ribadito nei giorni scorsi con il Ministro Centinaio” ha dichiarato il Sottosegretario Pesce “Non dobbiamo però perdere di vista il rilancio del settore in chiave prospettica, con una visione strategica e di sistema. Per questo bisogna guardare alla nuova PAC, al rafforzamento della qualità e delle produzioni, al posizionamento sui mercati, alla tutela del Made in Italy e alla corretta informazione del consumatore attraverso azioni di comunicazione e promozione”.
“Ritengo importante il rilancio del settore come elemento strategico per lo sviluppo sostenibile dei territori, comprese le aree interne e svantaggiate, delle imprese e dell’occupazione” ha concluso Pesce.

“Non c’è tempo da perdere, la situazione del settore è drammatica, servono interventi ingenti, urgenti e concreti, come richiesto due giorni fa nella piattaforma Salva-Olio che contiene 10 temi cruciali – sottolinea David Granieri, presidente Unaprol – Imprescindibili sono le risorse per il Fondo di solidarietà nazionale, in seguito al dimezzamento della produzione causa gelate, e la realizzazione di un Piano olivicolo nazionale 2.0 perché per ripartire serve che lo Stato investa, come fanno da anni Paesi nostri competitor. Dopo il positivo incontro con il ministro Centinaio spero che la riunione di oggi rappresenti il primo passo di un nuovo percorso e di una nuova visione che riconosca all’olivicoltura massima centralità, così come merita questo asset storico e strategico per il settore agroalimentare italiano”.

“L’inizio della discussione per il primo vero piano strategico nazionale del settore olivicolo italiano è un’ottima notizia per tutti e dimostra come finalmente l’olivicoltura viene considerata come un comparto strategico per il Sistema Paese”. Così il Presidente di Italia Olivicola, la più importante organizzazione della produzione olivicola italiana, Gennaro Sicolo, ha commentato l’inizio dei lavori per la stesura del nuovo piano olivicolo nazionale.

Italia Olivicola ha sottolineato alcune delle priorità da portare avanti: nuovi impianti per aumentare la produzione, investimenti per far ripartire le aziende ed i frantoi colpiti da grandi calamità come la xylella e le gelate, promozione dell’olio extravergine d’oliva italiano, maggiori controlli sugli scaffali e alle dogane, inasprimento delle pene per chi commette frodi.

“Ringrazio il Ministro Centinaio e la Sottosegretaria Pesce per l’attenzione rivolta al settore e per questo primo importante approccio, abbiamo dato la disponibilità totale per raggiungere tutti gli obiettivi prefissati - ha continuato Sicolo - Sono convinto che, con la spinta del governo, compattando tutta la filiera, riusciremo finalmente a rilanciare l’olivicoltura e a dare risposte importanti ai produttori”.

di C. S.