Gastronomia 12/03/2019

Di seme in seme per veder germogliare l'olivicoltura del futuro

Di seme in seme per veder germogliare l'olivicoltura del futuro

A Montespertoli un intero weekend dedicato all'extra vergine d'oliva, con un convegno sabato 16 alle 15, nella sala del Municipio, per confrontarsi, scambiare conoscenze, salvaguardare e rilanciare il prodotto italiano, creando una vera e propria filiera dell’olio


Una conferenza nazionale di filiere di olio extra vergine d’oliva: tutela delle antiche ‘cultivar’ e futuro dell’olio italiano, innovazioni gastronomiche e tecnologiche, trattamenti a basso impatto ambientale. Si parlerà di questo a ‘Di seme in seme – L’olio extravergine do oliva, tra varietà e verità’, la due giorni dedicata all’olio d’oliva in programma a Montespertoli il 16 e il 17 marzo, organizzata dall’associazione Produttori Colline Toscane. Un convegno sabato 16 alle 15, nella sala del Municipio, per confrontarsi, scambiare conoscenze, salvaguardare e rilanciare il prodotto italiano, creando una vera e propria filiera dell’olio. Interverranno assaggiatori di Olio Evo, agronomi, tecnologi alimentari, esperti di design e comunicazione, consulenti di marketing.

Domenica 17 marzo, al museo per la cultura del vino, ‘I Lecci’, spazio alle degustazioni, con mercatino artigianale, percorsi degustativi di oli abbinati a piatti selezionati. Le aziende dell’associazione proporranno uno street food a chilometro zero a partire dalle 13, mentre alle 11.30 e alle 18.30 sarà in funzione un ‘Oil bar’.

“La campagna toscana rappresenta la massima esaltazione dell’olio e del vino – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani –. Questa iniziativa riporta al centro l’oliva, la cultura dell’oliva e dell’olio, che ha permesso qui a casate illustri di trovare la loro fortuna nel mondo. La dimensione riconosciuta dall’associazione produttori colline toscane è quella della produzione enogastronomica di assoluta qualità”.

Il consigliere Enrico Sostegni ricorda che l’iniziativa ‘Di seme in seme’ arriva quest’anno alla seconda edizione: “L’anno scorso era dedicata ai grani antichi, quest’anno all’olio: sarà un momento di approfondimento con la partecipazione di esperti, ma anche di festa insieme ai cittadini. Creare filiera, creare conoscenza sulle tecniche di produzione e le innovazioni in agricoltura, con nuova attenzione anche al paesaggio e al turismo, significa delineare il futuro valorizzando e innovando la cultura produttiva del passato”.

di C. S.