Economia 17/06/2019

Export in negativo per l'ortofrutta italiana nel 2019

Export in negativo per l'ortofrutta italiana nel 2019

L’export cala in valore del 3,3% a volumi stabili nel primo trimestre dell'anno. L’import cresce invece a valore quasi del 9%. Il saldo commerciale resta attivo per 251 milioni ma arretra rispetto al 2018 di ben un terzo. Male soprattutto ortaggi e agrumi


Si appesantisce la bilancia commerciale con l’estero dell’ortofrutta italiana nel primo trimestre 2019.

Nei primi tre mesi dell’anno – secondo l’elaborazione Fruitimprese su dati Istat - si registra un’ulteriore flessione del fatturato export che perde il 3,3% in valore rispetto al 2018. I volumi invece (+0,2%) rimangono sostanzialmente stabili il che significa che vi è stata una contrazione dei prezzi. Le importazioni viceversa restano pressochè stabili in volume (-0,1%) ma crescono in valore (+8,9%). Il saldo attivo di conseguenza diminuisce e si attesta a 251 milioni di € (-32,1% rispetto allo stesso periodo del 2018).

Complessivamente nel primo trimestre l’Italia ha esportato 945 mila tonnellate di prodotti per un valore di 1 miliardo e 207 milioni di €.

In volume segno negativo per gli ortaggi (-11,5%) e gli agrumi (-12,3%) mentre sono cresciuti la frutta fresca (16,1%) e la frutta secca (28,1%). In valore andamento positivo per gli ortaggi (0,4%) e la frutta secca (16,2%) e segno meno per la frutta fresca (-8%) e gli agrumi (-6%).

Per quanto riguarda le importazioni l’Italia ha acquistato dall’estero circa 906 mila tonnellate di ortofrutticoli per un valore di 956 milioni di €.

Tra i singoli comparti diminuisce in volume la quota degli agrumi (-1,2%) e della frutta tropicale (-8,8%) e aumenta quella della frutta fresca (0,2%), della frutta secca (9,6%) e degli ortaggi (4,4%); lo stesso andamento si registra in valore con calo per agrumi e frutta fresca e segno positivo per frutta fresca, ortaggi e frutta secca.

di C. S.