Economia 07/11/2017

Biologico, non si torna più indietro: è un cambiamento strutturale dello stile di vita

Aumentano le vendite ma soprattutto il numero di referenze dei prodotti biologici nella Grande Distribuzione. Non esiste più catena o insegna che non abbia una sua linea a marchio bio


Dal 2008 la crescita complessiva del settore è costantemente oltre il 10% e per il 2017 si prevede ancora un sostanziale incremento, grazie al fatto che il fenomeno bio ha contagiato anche le catene della Grande Distribuzione che oggi ne sono diventate il canale principale di vendita.

Fra luglio 2016 e giugno 2017, secondo dati Nielsen, le vendite di alimentari bio nel canale delle catene dei supermercati sono aumentate del 16% e la quota dell’”organic” sul totale delle vendite alimentari è salita al 3,5%. Inoltre il numero medio di referenze bio è aumentato del 29%.

“La grande distribuzione ha iniziato a credere e investire anche nel prodotto a marchio molto più di prima – afferma Paolo Carnemolla, Presidente Federbio -, non esiste oggi catena che non abbia una sua linea a marchio bio. È la tendenza più nuova, che ha determinato un’accelerata del settore, insieme al fatto che stanno arrivando anche i grandi player dell’industria alimentare, e questo aumenta la disponibilità del prodotto e la promozione che era uno dei punti deboli”.

Il giro d’affari complessivo oggi vale 5 miliardi di euro, in crescita del 15%. Pesa 3 miliardi il mercato interno.

“Non è una questione di moda - sottolinea Carnemolla - Siamo un pezzo della tendenza più generale che interessa dal cibo al mondo delle auto, la cosmesi, l’energia: è un cambiamento strutturale dello stile di vita, più rispettoso non solo della salute delle persone ma del pianeta. E su questo non si torna più indietro”.

di C. S.