Economia 05/06/2017

Continua il calo dei consumi di oli e grassi vegetali in Italia

Dopo una serie di segni meno nel 2016, la spesa delle famiglie per gli acquisti agroalimentari registra un’inversione di tendenza nel primo trimestre 2017: a fare da traino i prodotti confezionati. Maglia nera per gli oli e grassi vegetali


Le dinamiche dei comportamenti di acquisto delle famiglie italiane presso i punti vendita non sembrano più segnate ormai solo dalla categoria di appartenenza del prodotto, ma anche dalla sua modalità di presentazione con una tendenza che va consolidandosi a favore del confezionato.

È questo uno dei primi dati che emergono dal Report sui consumi alimentari elaborato da Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - e relativo al primo trimestre 2017. In particolare, a fronte di una spesa che segna un + 0,2% su base annua, sono i prodotti confezionati (provvisti di codice EAN) che registrano, nel primo quarto del 2017, una dinamica positiva con un recupero sui valori del 2016 dell’1,6%. Questa categoria incide ormai per oltre i due terzi (68%) sul carrello della spesa.

Nell’ambito dei confezionati, a crescere sono stati soprattutto la frutta fresca (+8,7%), gli ortaggi (+6,6%) e i prodotti ittici (+2,9%). Anche i salumi, in difficoltà se considerati nel complesso, se presentati in vaschetta hanno fatto segnare un +6%..

Al contempo i prodotti freschi, venduti per lo più a “peso variabile” (senza Codice EAN), hanno segnato un’evidente flessione della spesa, nell’ordine del -2,4% su base annua, alla quale hanno contribuito i forti cali dei prodotti serviti al banco: per la carne (-5,4%), per i formaggi (-8,8%) e per i salumi (-6,3%).

Resta negativo il bilancio del comparto lattiero caseario: alla flessione registrata nel 2016 (-2,8%), si aggiunge quella del -3,7% dei primi tre mesi del 2017.

Maglia nera tra i comparti agroalimentari spetta però agli oli e grassi vegetali, che pesano solo l'1,8%, dei consumi totali e per cui prosegue la netta flessione, con un -5,8% nei I trimestre dell'anno che si somma al - 6,7% del 2016 rispetto al 2015.

di C. S.