Cultura 12/01/2015

Quando la gastronomia si trasforma in arte e in teatro

Dal 13 al 28 gennaio a Milano un appuntamento culturale da non perdere. E' Teatro-Cucina. Durante lo spettacolo musica e farina, danza e acqua, canto e vino si impastano per nutrire corpo e anima


Oltre la tenda rossa una tavolata a forma di ferro di cavallo apparecchiata con tovaglie damascate, piatti in metallo e cotto, cucchiai di legno e posate d’argento, bicchieri smaltati, anforette di terracotta, 30 commensali ovvero 30 spettatori di un insolito banchetto che è parte dello spettacolo teatrale. Musica e farina, danza e acqua, canto e vino si impastano per nutrire corpo e anima di chi assiste e prende parte al Teatro-Cucina. Non si mangia durante lo spettacolo ma si è parte di uno spettacolo da mangiare dove le pietanze sono a base di prodotti tipici regionali sapientemente combinati per coniugare semplicità e raffinatezza.

Le 5 portate vengono servite dagli attori durante lo spettacolo sono composte da ingredienti che scaturiscono dai pensieri e dalle azioni dell’attore. Durante lo spettacolo musica e farina, danza e acqua, canto e vino si impastano per nutrire corpo e anima.

Il rito del cibo e del vino che viene raccontato da Teatro-Cucina affonda le radici nella tradizione popolare partenopea, le ricette proposte derivano dalla cucina regionale e sono legate alle tradizioni, intrecciati a racconti del passato. I piatti serviti evocano i sapori della memoria, profumi e odori speziati, suoni e rumori che scandiscono il ritmo di uno stato d’animo, colori della terra e forme che raccontano la vita. Ogni portata è legata alla drammaturgia, quindi lo stile teatrale cambia in base a quello che viene preparato e servito. Così i personaggi mutano con il mutare delle portate e con il variare dei vini. La parte recitata ora è triste, ora è spensierata, ora è arguta, ora è scanzonata.

Valentino Infuso inizia a pensare a Teatro-Cucina nel maggio 2000, il debutto dello spettacolo avviene nel novembre 2001 a Milano dopo 18 mesi di preparazione, contando 2004 repliche col tutto esaurito e lunghe liste d’attesa. Si tratta di un approccio gastronomico al teatro e il legame tra le pietanze e la drammaturgia è così stretto al punto tale che se una vivanda dovesse essere sostituita, anche l’azione scenica sentirebbe necessità di mutare. Questo legame rende preferibile, ai fini di una fruizione ideale, che lo spettatore non sappia quali siano le portate che gli verranno servite fino al momento in cui non saranno evocate e create in scena dagli attori.

L’empatia dell’attore e del commensale è naturale e fondamentale per il godimento dell’azione teatrale. Il cibo, medium emozionale tra attore e spettatore, racconta la vita, non una in particolare, ma quella in cui ogn'uno si riconosce, attraverso piccoli gesti, impercettibili sfumature dell'esistere, nella memoria di suggestioni, odori, sensazioni. Uno spettacolo per ricordarci che cibo e cucina sono due forme di crescita culturale ma anche di nutrimento fisico e spirituale.

Prossime date

Atelier di Teatro in Polvere - Via Bastia 15, Milano

Martedì 13 gennaio - ore 20.30

Giovedì 15 gennaio - ore 20.30

Sabato 24 gennaio - ore 13.30

Domenica 25 gennaio - ore 13.30

Martedì 27 gennaio - ore 20.30

Mercoledì 28 gennaio - ore 20.30

Prenotazioni e informazioni
teatrocucina@teatroinpolvere.it
www.teatroinpolvere.it

di C. S.