Mondo Enoico 16/05/2019

Nuovi limiti per il contenuto di piombo nel vino

Nuovi limiti per il contenuto di piombo nel vino

In occasione della 13ª riunione del Comitato del Codex sui contaminanti negli alimenti, l'Oiv e il Codex Alimentarius hanno raggiunto un accordo sulle proposte relative ai limiti di piombo nei vini e nei vini fortificati/liquorosi


Il coordinatore scientifico dell'OIV, Jean-Claude Ruf, ha partecipato alla 13ª riunione del CCCF, che si è tenuta dal 29 aprile al 3 maggio 2019 a Yogyakarta, Indonesia.

Tra i punti all'ordine del giorno della riunione, le delegazioni degli Stati membri presenti hanno discusso la revisione dei limiti massimi di piombo negli alimenti, in particolare nel vino.

In occasione della precedente riunione del 2018, l'OIV era intervenuta per invitare a tenere in considerazione anche le caratteristiche specifiche di alcuni tipi di vino, come i vini fortificati, una gran parte dei quali verrebbe esclusa dal commercio internazionale qualora venisse imposto un limite di 0,05 mg/kg.

Inoltre, il CCCF ha deciso di ripristinare il gruppo di lavoro telematico, presieduto dagli Stati Uniti d'America, al fine di lavorare sui limiti massimi (LM) per il vino ottenuto dall'uva e per i vini mutizzati ottenuti da uve raccolte dopo la data di imposizione del LM.

Da oltre un anno l'OIV ha avviato una revisione dei propri limiti di piombo

In occasione della 13ª riunione del CCCF nel 2019, il Comitato ha discusso le raccomandazioni del gruppo di lavoro riguardanti i limiti massimi di piombo per i vini e i vini fortificati. Durante la discussione, l'OIV ha portato l'attenzione del CCCF sulle significative conseguenze che un limite troppo basso potrebbe avere sul commercio internazionale. Inoltre, Jean-Claude Ruf ha comunicato che l'OIV ha avviato da oltre un anno una revisione dei propri limiti di piombo e che durante la prossima Assemblea generale dell'OIV, che si terrà a luglio 2019 in Svizzera, verrà presentata una proposta di revisione al fine di ottenerne l'adozione definitiva. Questa proposta mira a stabilire un limite di 0,10 mg/L per i vini e di 0,15 mg/L per i vini liquorosi.

Infine, l'OIV ha invitato il CCCF a considerare i nuovi lavori dell'OIV a questo oggetto al fine di evitare future duplicazioni o incoerenze nei limiti potenziali.

Al termine delle discussioni presso il CCCF, sebbene alcune delegazioni fossero favorevoli a un limite massimo di 0,05 mg/kg per i vini, il consenso è stato raggiunto su un limite massimo di 0,10 mg/kg per i vini e un limite specifico di 0,15 mg/kg per i vini fortificati/liquorosi. Questi limiti si applicano ai prodotti elaborati successivamente alla data di imposizione del LM. Tali proposte verranno sottoposte alla Commissione del Codex Alimentarius a luglio 2019 al fine di ottenerne l'adozione.

Coerenza delle norme e del commercio internazionale

Il fatto che l'OIV e il Codex Alimentarius adottino gli stessi limiti per i vini e i vini fortificati/liquorosi è una buona ragione per rallegrarsi per la raggiunta coerenza delle norme e del commercio internazionale.

Inoltre, il Comitato ha convenuto l'avvio entro il 2020 di un nuovo lavoro di revisione del Codice delle pratiche per la prevenzione e la riduzione della contaminazione da piombo negli alimenti (CAC/RCP 56-2004), adottato dal Codex nel 2004, al fine di integrare dei mezzi di riduzione del contenuto di piombo negli alimenti, compresi i vini

di C. S.