Mondo Enoico 04/05/2018

Equilibrio vitivinicolo mondiale: produzione di vino ai minimi, scambi ai massimi

Equilibrio vitivinicolo mondiale: produzione di vino ai minimi, scambi ai massimi

Il consumo di vino a livello internazionale sembra quasi stabilizzato dopo la crisi economica del 2008 e segna una tendenza positiva da 3 anni. Gli scambi internazionali si fanno più intensi in volume e valore, avendo toccato i 30 miliardi di euro nel 2017


Il direttore generale dell'OIV, Jean-Marie Aurand, ha presentato alcune informazioni sul potenziale produttivo viticolo, il bilancio del raccolto e la situazione del mercato e degli scambi internazionali nel 2017.

Dal 2008, stabilizzazione del vigneto mondiale a 7,6 milioni di ettari (Mio ha)
Nel 2017 si riduce il ritmo di crescita del vigneto cinese (+6 mila ha), mentre diminuisce la dimensione dei vigneti turco (-20 mila ha) e spagnolo (-8 mha). In Europa, il solo vigneto in crescita è quello italiano (+5 mila ha).
La Spagna rimane saldamente in testa per quanto riguarda le superfici coltivate, con circa 1 milione di ettari di vigneti, davanti alla Cina (0,87 Mio ha) e alla Francia (0,79 Mio ha).

Produzione mondiale di vino storicamente bassa
La produzione mondiale di vino (esclusi succhi e mosti) nel 2017 cade a 250 milioni di ettolitri (Mio hl), segnando un calo del 8,6% rispetto al 2016.
L'Italia (42,5 Mio hl) si conferma primo produttore mondiale, seguita dalla Francia (36,7 Mio hl) e dalla Spagna (32,1 Mio hl). Il livello di produzione rimane alto negli Stati Uniti d'America (23,3 Mio hl) e in Australia (13,7 Mio hl).
In America del Sud, dopo una vendemmia 2016 fortemente segnata dall'influenza de El Niño, le produzioni vinicole si sono evolute in modi differenti. Mentre in Argentina (11,8 Mio hl) e in Brasile (3,4 Mio hl) si è registrata una crescita rispetto al 2016, tornando a livelli di produzione medi, la produzione cilena è in calo per il secondo anno consecutivo, attestandosi a 9,5 Mio hl.
Il livello di produzione del Sud Africa si stabilizza a 10,8 Mio hl, ossia in crescita del 2,6% rispetto al 2016.

Il consumo mondiale di vino è stabile a 243 milioni di ettolitri
Il consumo di vino del 2017 è stimato in 243 Mio hl, in leggera crescita rispetto all'anno precedente. Dopo la flessione dovuta alla crisi economica del 2008/2009, il consumo mondiale di vino ritrova un'evoluzione positiva. Questa tendenza alla crescita si osserva dal 2014.
Con 32,6 Mio hl di vino consumati nel 2017, gli USA confermano la posizione di primo consumatore mondiale, detenuta dal 2011, seguiti da Francia (27 Mio hl), Italia (22,6 Mio hl), Germania (20,2 Mio hl) e Cina (17,9 Mio hl).
Il calo del consumo nei paesi storicamente consumatori (Francia, Italia e Spagna) sembra essersi stabilizzato, mentre il consumo negli Stati Uniti d'America, in Cina e in Australia
continua a crescere.

Commercio internazionale: aumento del volume e del valore
Nel 2017, il commercio mondiale di vino è aumentato in termini di volume (+3,4%, 108 Mio hl), e ha continuato a crescere in termini di valore, attestandosi a 30 miliardi di euro (+4,8% rispetto al 2016). L'entità di questi scambi è stata sospinta in particolare dalla crescita delle esportazioni dei vini spumanti (+11,2% in volume e +8,9% in valore rispetto al 2016). Queste cifre confermano la crescente internazionalizzazione del mercato del vino.

Prime stime dei raccolti 2018 nell'emisfero australe
Il livello di produzione nell'emisfero sud rimane stabile nel 2017 (52,7 Mio hl2). Questa apparente stabilità è il risultato di evoluzioni diverse: sebbene le previsioni per Argentina, Cile, Nuova Zelanda e Uruguay siano positive, la produzione di vino 2018 in Sud Africa (fortemente influenzata dalla siccità), in Australia e in Brasile sarà inferiore rispetto al 2017.

di C. S.