Mondo Enoico 21/07/2016

I vini eroici di scena ad Aosta, in archivio edizione record del concorso

Concluso ad Aosta il concorso enologico internazionale Mondial des Vins Extrêmes. Etichette provenienti da 16 Paesi di tutto il mondo: oltre ad Italia e gran parte d’Europa, anche Argentina, Kazakistan e Armenia e per la prima volta dal Libano, dalla Georgia e dalla Croazia. Le regioni italiane più rappresentate sono state la Valle d’Aosta e la Lombardia


Vini eroici che passione. Un’edizione da record e tanta qualità nei 738 vini provenienti da sedici nazioni, per il concorso internazionale Mondial des Vins Extrêmes – alla 24esima edizione -, che si è svolto in Valle d’Aosta, organizzato dal Cervim.

"Va in archivio una grande edizione – commenta il presidente Cervim Roberto Gaudio – abbiamo avuto il numero più alto di sempre di etichette in concorso, di aziende partecipanti e assolute novità di paesi partecipanti». Altro motivo di orgoglio, per il Cervim, è la valorizzazione dei vitigni autoctoni: «In concorso – aggiunge Gaudio - vini prodotti da 120 vitigni, di cui 70 italiani e 50 esteri: un elemento che testimonia ulteriormente come la viticoltura eroica rappresenti un vero e proprio scrigno di biodiversità vitivinicola in Italia e nel mondo. Sono autentiche “isole” della biodiversità viticola, che corrono però il rischio di scomparire a causa degli elevati costi di produzione, basti pensare – conclude Gaudio - che la coltivazione di un vigneto in queste zone costa dieci volte di più di un vigneto in pianura. Vini che sono sempre più apprezzati e ricercati dai consumatori, e la risposta del mercato certifica l’importanza dell’unico concorso a livello internazionale dedicato ai vini di montagna".

Etichette provenienti da 16 Paesi di tutto il mondo: oltre ad Italia e gran parte d’Europa, anche Argentina, Kazakistan e Armenia e per la prima volta dal Libano, dalla Georgia e dalla Croazia. Le regioni italiane più rappresentate sono state la Valle d’Aosta e la Lombardia con 25 aziende partecipanti.

"L'importante presenza di sedici nazioni rilancia a livello mondiale la centralità della Valle d'Aosta, che si pone come simbolo della viticoltura estrema e come interessante laboratorio di ricerca di quegli elementi di unicità prevalentemente rappresentati dalle produzioni autoctone - sottolinea Renzo Testolin, assessore all’Agricoltura della Regione Valle d’Aosta -. Grazie al Concorso, il consumatore sarà sempre più consapevole, oltre che della qualità di questi vini, anche del valore che la produzione degli stessi riveste sul mantenimento del territorio e degli enormi sacrifici necessari per la loro produzione, e per questo sarà disposto a remunerare in maniera adeguata questi vini estremi".

Dopo i giudizi delle commissioni internazionali, i dati sono in fase di elaborazione da parte della segreteria del Cervim. Sabato 12 novembre a Milano, a Palazzo Giureconsulti, si svolgerà la cerimonia di premiazione, l’esposizione e la degustazione dei vini premiati.

"L’edizione 2016 del Mondial de Vins Extrêmes è stata una vetrina di successo per la viticoltura eroica dei vitigni d’alta quota – ha commentato Gianni Fava -. Come assessore all’Agricoltura (della Regione Lombardia) sono orgoglioso che abbiano partecipato 54 vini della Lombardia e che la cerimonia di premiazione sia ospitata a Milano. Sono convinto – ha proseguito Fava - che iniziative di così alto profilo possano stimolare il confronto e dunque la crescita della viticoltura di montagna e che siano un’opportunità per nuovi canali commerciali sul mercato interno e su scala internazionale». Fava ha ricordato, inoltre, che per la promozione del vino sui mercati dei Paesi Terzi la Lombardia ha messo a disposizione per l’anno 2016-17 3,4 milioni di euro".

Il concorso internazionale “Mondial des Vins Extrêmes”, è organizzato dal CERVIM - Centro di Ricerca e Valorizzazione per la Viticoltura Montana, in collaborazione con l’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Vival (Associazione Viticoltori Valle d’Aosta), la sezione AIS -Valle d’Aosta, con il patrocinio dell’OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) e la relativa autorizzazione del Ministero alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali oltre alla partnership con Valoritalia, società di riferimento per la certificazione nel settore vitivinicolo.

di C. S.