Mondo Enoico 16/06/2016

L'estate non arriva. Si prospetta una vendemmia tardiva?

Grandi difformità anche all’interno dello stesso vigneto a causa dell’andamento climatico altalenante. Le intense piogge favoriscono le patologie fungine. Ecco come intervenire nel modo più corretto


Poche giornate di sole, temperature decisamente al di sotto delle medie del periodo e piovosità intensa, anche con grandinate. L’estate 2016 non decolla e le condizioni metoclimatiche stanno incidendo sullo sviluppo delle piante in vigneto. Particolarmente attese, quindi, le indicazioni appena diffuse dal bollettino Agrinotizie giunto ai 5mila associati di Condifesa Treviso (3mila sono viticoltori). Il servizio informativo capillare si avvale non solo della consulenza di tecnici agronomi ma anche di una rete di monitoraggio climatico in tutta la provincia. “L’andamento climatico sta determinando una grande difformità fenologica, ovvero nello sviluppo vegetativo delle viti – spiega il presidente Condifesa, Valerio Nadal – differenze riscontrate in campo tra diverse zone e tra le diverse varietà, cosa che ci si aspetta, ma persino all’interno dello stesso campo o sulla stessa vite”. E’ come se ciascuna pianta stesse reagendo in maniera diversa, trovandosi “impreparata”, rispetto ad un andamento climatico così imprevedibile”.

Per fare degli esempi: Chardonnay e Pinot, avendo fiorito per tempo dal 21 maggio (grazi ad innalzamento termico e ridotte precipitazioni) sono già in una buona fase di sviluppo, nel passaggio dalla fioritura allo sviluppo del grappolo (allegagione). Si tratta di una situazione valutata in media stagionale con vendemmia a fine agosto. Ben diversa la situazione della Glera, vitigno da cui si ottiene il vino Prosecco, in particolare nell’area storica della denominazione sulla colline del Coneglianese, sta fiorendo solo da una decina di giorni. “Si tratta degli effetti dell’abbassamento delle temperature – spiega Fiorello Terzariol, tecnico Condifesa e responsabile di Agrinotizie – e delle piovosità intense dal 29 maggio. Qui la proiezione di vendemmia è per noi da posticipare dopo il 10 di settembre. Nell’area di Valdobbiadene, siamo ancora più indietro, iniziano ora i primi petali nelle infiorescenze e si potrà vendemmiare solo negli ultimi dieci giorni di settembre. Quel che è certo è che in tutta la provincia di Treviso si annuncia una vendemmia tardiva, con notevoli ritardi e difformità da zona a zona”.

L’andamento climatico favorisce inoltre lo sviluppo di alcune patologie. L’intensità delle piogge ha portato alla comparsa in queste settimane della temuta Peronospora. “Considerato il clima possiamo dire che la presenza risulta ancora contenuta rispetto alle occasioni che il fungo ha avuto per svilupparsi, e tuttavia – afferma il direttore Condifesa, Filippo Codato – rimane alto il rischio di una “esplosione” di questa patologia. Tuttavia Condifesa è impegnato a dare le corrette informazioni ai viticoltori affinché non vi siano trattamenti preventivi o inutili. Da diversi anni il Consorzio di Difesa sta portando avanti il suo impegno verso l’innovazione tecnologica e la lotta integrata al fine di promuovere una cultura di riduzione dell’impiego di fitosanitari in vigneto”.

In particolare, si ricorda di consultare i regolamenti comunali per i divieti nell’utilizzo di alcune sostanze e il Protocollo Viticolo in vigore nell’area del Conegliano Valdobbiadene. Stessa valutazione per le aziende che aderiscono ai protocolli di Difesa Integrata della Regione Veneto, che devono seguire scrupolosamente le relative linee tecniche.

di C. S.