Legislazione 21/01/2015

Imu sui terreni agricoli: nuovi criteri di esenzione fissati dal governo

Imu sui terreni agricoli: nuovi criteri di esenzione fissati dal governo

Il Tar Lazio decide di non concedere una nuova sospensiva del decreto interministeriale, di fatto costringendo gli agricoltori al pagamento dell'Imu agricola entro il 26 gennaio prossimo. Il Consiglio dei ministri vara un nuovo decreto. Pagamento al 10 febbraio per i non esenti


Il Tar Lazio, in avvio di discussione sul ricorso presentato dalla Liguria e da diverse Anci regionali sull'Imu sui terreni agricoli montani e svantaggiati, ha deciso di non prorogare la sospensiva, decidendo di intervenire solo con la sentenza di merito.

Imu sui terreni agricoli montaniIl risultato è che gli agricoltori, per il 2014, si trovano confermata la scadenza del 26 gennaio 2015 per saldare l'Imu agricola non più esentati, secondo i criteri altimetrici stabiliti dal decreto interministeriale. 

Ricordiamo le tre fasce altimetriche stabilite dalla norma:

- sopra i 600 metri di quota i terreni saranno completamente esenti da Imu

- dai 281 ai 600 metri di quota esenzione solo per i terreni posseduti e coltivati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali

- sotto i 281 metri di quota nessuna esenzione

La quota verrà stabilita in base all'altezza sul livello del mare del Comune capoluogo.

Intanto il governo, nonostante le promesse, non è ancora intervenuto sulla materia. L'unico a sbilanciars, per l'esecutivo, è un'altra volta il sottosegretartio all'economia Pier Paolo Baretta annuncando che si intende "stabilire dall’anno 2015 in poi il ripristino dell’esenzione ai fini del pagamento dell’Imu sui terreni agricoli montani, avendo come base di riferimento l’elenco dei comuni della cosiddetta “montagna legale” elaborato dall’Istat ai sensi della legge 991/1952, e quindi ripristinando la situazione originaria di totale esenzione dal pagamento dei terreni agricoli montani, escludendo dal pagamento altresì gli agricoltori professionali nei comuni parzialmente montani ai sensi della predetta normativa".

Poche speranze, dunque, per una revisione della normativa Imu per l'anno fiscale 2014.

“Il silenzio assordante del Governo, che nel Consiglio dei ministri di ieri non ha preso alcuna decisione sull’argomento – commenta il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – dimostra ancora di più l’indifferenza verso le legittime aspettative delle imprese agricole, per una revisione di un tributo che è considerato dalla stessa politica e dall’ANCI iniquo e vessatorio.

Agrinsieme chiede ai responsabili politici e ai ministri competenti dell’Economia e dell’Agricoltura un intervento immediato che proroghi la scadenza del pagamento in attesa di una riconsiderazione complessiva dei criteri di esenzione per i terreni agricoli delle zone montane.

Ora occorre fare al piu’ presto chiarezza sull’Imu agricola, a partire della data di scadenza che non è piu’ chiaramente sostenibile. E’. quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in riferimento all'esito dell'udienza in camera di consiglio, davanti alla seconda sezione del Tar del Lazio che non ha concesso una nuova sospensiva e deciderà  direttamente nel merito sui ricorsi con i quali un serie di Comuni e di Anci regionali contestano il decreto sull'Imu sui terreni agricoli per i Comuni montani. E’ indispensabile mantenere l’impegno a rivedere anche per il 2014 le evidenti incongruenze nei criteri individuati per la delimitazione dei terreni agricoli in base all’altitudine in cui si trova la sede del comune, nel rispetto - conclude Moncalvo - della fondamentale scelta di mantenere l’esenzione dell’imposta a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali”.

Aggiornamento 23 gennaio 2015

"Ora soluzione definitiva che superi i criteri attuali". Lo dichiara il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina in merito alla questione Imu.

“A fronte delle decisioni del Tar del Lazio è necessario fare una proposta che affronti la questione entro il 4 febbraio (data in cui il Tar entrerà nel merito)” dichiara ad Agricolae il sottosegretario dell’Economia Pier Paolo Baretta. “Il governo è al lavoro per dare una risposta”, chiude.

Aggiornamento 23 gennaio 2015 bis

 Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Consiglio dei Ministri di oggi ha stabilito con decreto legge la revisione dei criteri per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014, con l’applicazione dei criteri di montanità elaborati dall’ISTAT.

Saranno esenti quindi tutti i comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, vengono esentati tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti.

Con i nuovi criteri 3546 comuni saranno totalmente esenti e 655 parzialmente esenti.

Il termine di pagamento per chi non rientra nei parametri di esenzione è posticipato al 10 febbraio. 

“Abbiamo lavorato per una soluzione definitiva e strutturale della vicenda IMU sui terreni montani – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina. Con il decreto di oggi abbiamo risolto i problemi amministrativi sopravvenuti e tutelato ancora di più coloro che vivono di agricoltura nei territori rurali".

Leggi anche: Imu sui terreni agricoli: confermata la scadenza al 10 febbraio

di C. S.