L'arca olearia 10/01/2018

La crisi dell'industria olearia italiana nel 2017

La crisi dell'industria olearia italiana nel 2017

Nel 2017 le esportazioni dell'industria olearia italiana sono calate del 17% in volume e del 4% in valore. Frutto di una riduzione reale delle vendite o della delocalizzazione dei marchi, anche medio piccoli, verso Spagna e altre sponde del Mediterraneo?


I dati Istat sugli scambi italiani con l’estero, elaborati da Ismea, confermano la battuta d’arresto piuttosto sensibile delle esportazioni a volume (-17%), accompagnata da una riduzione degli introiti meno che proporzionale (-4%) dovuta all’aumento dei listini.

I dati Istat evidenziano anche un rallentamento dei flussi d’importazioni in volume che da gennaio a settembre sono risultate del 3% inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre la spesa corrispondente è cresciuta del 15%.

Le modifiche introdotte alla classificazione merceologica (nomenclatura combinata) permettono ora di distinguere il segmento dell’extravergine che rappresenta il 78% sia dell’import che dell’export in volume rispetto al totale olio di oliva.

Le esportazioni italiane nei primi nove mesi dell’anno, complice certamente anche una disponibilità particolarmente ridotta per la scarsa produzione 2016/2017, hanno subìto riduzioni significative in tutti i principali Paesi clienti a partire dagli Stati Uniti. Gli Usa, peraltro, nello stesso periodo hanno ridotto la propria domanda di olio estero complessivamente del 6% (dati Ihs/Gta) spendendo, nel contempo, il 7% in più.

La flessione delle richieste statunitensi si evidenzia, oltre che sul prodotto proveniente dall’Italia, anche su quello della Spagna e della Tunisia mentre aumentano le importazioni dalla Turchia e dall’Argentina.

Sul fronte del passivo della bilancia commerciale dell’Italia del settore olio di oliva si evidenzia la crescita delle importazioni dalla Spagna che da gennaio a settembre sono salite a 319 mila tonnellate (+25%), nonostante la frenata nei mesi estivi. Per tutti gli altri Paesi fornitori, invece, i primi nove mesi del 2017 sono stati caratterizzati da flessioni delle consegne in Italia.

di C. S.