La voce dell'agronomo 24/04/2020

Elezioni Epap rinviate a giugno, con regole tutte nuove

Elezioni Epap rinviate a giugno, con regole tutte nuove

L'emergenza Covid-19 e le richieste degli Ordini e Collegi hanno spinto, alla fine, per il rinvio. Saranno due mesi di intesa campagna elettorale che vedranno contrapposte due liste: Epap Futura e Epap Voce agli Iscritti


Con l'annuncio del rinvio delle elezioni Epap, dall'11 al 19 giugno in prima convocazione o dal 13 al 21 luglio in seconda convocazione, si è aperta ufficialmente la campagna elettorale dell'Epap ,la Cassa di previdenza di Agronomi, Geologi, Chimici e Attuari.

Con la pubblicazione del manifesto elettorale, comprendente i nomi di tutti i candidati al Consiglio di Amministrazione, Consiglio di Indirizzo Generale e Comitati dei Delegati si scopre già la più importante novità di questa tornata elettorale: si voterà per la lista, ancor prima che per il singolo candidato.

Andiamo con ordine.

L'emergenza Covid-19 ha consigliato al Presidente Poeta e al Consiglio di Amministrazione in carica di far slittare le elezioni “anche a seguito delle richieste convergenti da parte della Federazione Nazionale e dei Consigli Nazionali delle categorie dei professionisti iscritti all’Ente”. A quanto ci risulta anche alcuni candidati hanno voluto, fin da inizio aprile, quando l'emergenza coronavirus era esplosa con prepotenza, esprimere perplessità sulla possibilità di svolgere regolarmente le elezioni in tale clima di ansia e legittima preoccupazione.

Ora i professionisti iscritti all'Epap avranno due mesi per prendere visione dei programmi elettorali, informarsi sui candidati ma soprattutto prendere confidenza con un regolamento elettorale tutto nuovo.

Dall'11 giugno, prima ancora che per il candidato, si voterà la lista.

Questo perchè il nuovo regolamento elettorale, fortemente voluto dagli attuali vertici della Cassa, e approvato con Decreto Interministeriale del 18 dicembre 2019, è divenuto decisamente maggioritario.

Il meccanismo però è un tantinello complesso e bizantino.

Le liste sono interprofessionali, quindi comprendono Agronomi, Geologi, Chimici e Attuari, ma il voto rimarrà per categoria professionale.

Al contrario del passato, quindi, non ci saranno alleanze tra gli eletti ma gli apparentamenti saranno in chiaro prima delle elezioni con tanto di indicazione del capolista che, presumibilmente, diventerà il Presidente del Consiglio di Amministrazione, del Consiglio di Indirizzo Generale e dei Comitati dei Delegati.

Qui vengono le complicazioni.

La preferenza di lista, e poi eventualmente per il singolo candidato, dovranno essere espresse per ogni singolo organo collegiale dell'Epap.

Alla lista vincitrice, per ogni singolo organo collegiale, si applica un premio di maggioranza del 30%.

Il meccanismo creato con questo regolamento elettorale di fatto scoraggia le candidature individuali, ancora formalmente ammissibili, ma che diventano donchiscottesche, con scarsissime possibilità di venire eletti anche in presenza di un numero cospicuo di voti. Stop, quindi, ai cani sciolti, per favorire invece la governabilità dell'Ente, visto che si spera che i candidati di lista condividano idee e programmi.

Insito nel regolamento elettorale vi è però un gravissimo rischio di ingovernabilità.

Votando per singolo organo collegiale non è escludibile a priori che si vengano a creare maggioranze opposte nei singoli organi collegiali, ovvero, per esempio, che al Consiglio di Amministrazione e al Consiglio di Indirizzo Generale vincano due liste diverse.

Da una parte, quindi, si cerca di garantire la governabilità, con liste chiuse interprofessionali, escludendo de facto le candidature individuali, ma dall'altra si apre al rischio di una potenziale paralisi dell'Ente, con maggioranze diverse nei singoli organi statuari.

Un'ipotesi, quest'ultima, nient'affatto escludibile visto che a contendersi la guida dell'Epap vi saranno Epap Futura e Epap Voce agli Iscritti. E meno male che le liste saranno due, visto che, dai rumors della vigilia, si parlava di una sola lista in gara, cosa che avrebbe reso le elezioni una pura formalità.

Con il nuovo regolamento elettorale dovrà necessariamente anche cambiare l'approccio di tutti gli iscritti al voto. Se, nel passato, si poteva privilegiare, e votare, per conoscenza e stima personale, pensando che il singolo candidato potesse portare idee e valori positivi nell'Epap, oggi si dovrà votare “a pacchetto”, ovvero per il gruppo più affine alla propria visione dell'Ente dando, in subordine, l'eventuale preferenza per il proprio candidato.

E' proprio la possibilità di preferenza a distinguere questo regolamento elettorale da una legge che ebbe molta pubblicità ma scarsa fama: il “Porcellum”, legge elettorale nata nel 2005 e poi bocciata dalla Corte Costituzionale.

La speranza è che non esca un porcellum dall'esito del voto... ne va dei soldi di tutti.

di Alberto Grimelli

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