Associazioni di idee 14/06/2021

Un patto fra le filiere Dop e Igp italiane per rimanere primi nel mondo

Un patto fra le filiere Dop e Igp italiane per rimanere primi nel mondo

Eletti i nuovi vertici di Origin Italia che guideranno il settore DOP IGP nel triennio 2021-2023. Il Ministro Patuanelli: "Il ruolo dei Consorzi di tutela è fondamentale, ci dà forza in Europa"


“Serve coesione fra le filiere, le imprese, le istituzioni e le organizzazioni, per gestire al meglio le dinamiche relative alla nuova politica della qualità. In primis la ripresa economica, la sostenibilità, il benessere animale, il rafforzamento della tutela internazionale e l'ampliamento dei mercati”. Un messaggio chiaro quello lanciato dal presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi, per affrontare, in modo coeso, la sfida della transizione green e la ripresa economica, evidenziato in occasione dell’Assemblea annuale, che si è svolta all’azienda agricola regionale di Alberese (Grosseto).

L’assemblea di Origin Italia - l'associazione che riunisce oltre 70 Consorzi di tutela del mondo delle DOP IGP, che rappresentano circa il 95% del valore della produzione italiana – ha visto, fra gli altri, la presenza del Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli; dell’europarlamentare Paolo De Castro e dell'assessore all’agricoltura della Toscana, Stefania Saccardi. Durante l’Assemblea è stato nominato il nuovo CdA Origin Italia (2021-2023) e confermati il presidente Cesare Baldrighi; e i vicepresidenti Riccardo Deserti e Stefano Fanti.

“Vogliamo marciare uniti e compatti nel mondo attuale – ha sottolineato il presidente Baldrighi -, dove si affacciano i nuovi consumatori con richieste chiare. Agricoltura, trasformazione e distribuzione devono fare un patto solido per ribadire il ruolo dell’Italia come leader mondiale della qualità anche nella rinnovata accezione che incorpora nuovi valori come quelli dell'ambiente, della responsabilità sociale e del benessere. E’ inoltre fondamentale una vera tutela delle Dop e Igp rispetto a quelle che sono le pratiche svalorizzanti di mercato. In tutto questo, i Consorzi di tutela sono pronti a mettere a disposizione le loro esperienze, professionalità ed energie”.

“Molto felice di essere all’Assemblea di Origin Italia in presenza – ha affermato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli - . Il ruolo dei Consorzi di tutela è fondamentale, ci dà forza per andare in Europa e portare quella che è la nostra idea di agricoltura. Noi chiediamo all’Europa di fissare degli obiettivi sfidanti, degli obiettivi ambiziosi, ma di lasciare poi che i Paesi possano avere degli strumenti, adatti alle loro tipologie produttive, per raggiungere quegli obiettivi. L’agricoltura nel nostro paese è diversa da quella che si fa in Francia, in Polonia e in Germania, e ogni stato membro deve avere a disposizione un carnet di strumenti per raggiungere gli obiettivi che fissiamo a livello europeo”.

“L’assemblea annuale di Origin Italia – ha osservato Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo - può essere una buona occasione per la definizione di una strategia nazionale per la qualità agroalimentare. Origin, non a caso, riunisce i Consorzi di tutela delle migliori eccellenze del made in Italy a Indicazione geografica che sono l'emblema e la rappresentazione di elevati standard di qualità riconosciuti in Europa e nel mondo. Un'occasione, anche, per una riflessione sull'importanza di una corretta comunicazione ai consumatori, spesso disorientati al momento dell'acquisto a causa di sistemi di etichettatura nutrizionali difformi e già adottati in alcuni Paesi europei che rischiano di danneggiare la reputazione e il valore di tanti nostri prodotti alla base della Dieta mediterranea”.

“Le imprese a Indicazione Geografica fanno parte di un sistema integrato di attività agro-silvo-pastorali, che, se da un lato rendono attraente il paesaggio toscano, dall’altro legano i prodotti al territorio, alla sostenibilità, alla cultura e alla storia, creando quel ‘Tuscan style’ riconosciuto nel mondo – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi -. Ma tradizione in Toscana è un termine che fa rima con ‘innovazione’: apportare innovazione nelle filiere certificate vuol dire far crescere la conoscenza, la consapevolezza dei cambiamenti del futuro, che i nostri operatori si devono preparare ad affrontare con nuovi rapporti commerciali interni e internazionali, la digitalizzazione, nuove normative sull’etichettatura degli alimenti, la lotta ai cambiamenti climatici e le sfide poste dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Scenari e obiettivi che la Toscana ha chiari e verso i quali si è incamminata da tempo”. 

L’Assemblea ha nominato il nuovo CdA di Origin Italia, che sarà in carica per il triennio 2021-2023. Il nuovo Consiglio Direttivo è così composto: Cesare Baldrighi (Consorzio Grana Padano); Stefano Fanti (Consorzio Prosciutto di Parma); Riccardo Deserti (Consorzio Parmigiano Reggiano); Federico Desimoni (Consorzio Aceto Balsamico di Modena Igp); Fabrizio Filippi (Consorzio Olio Igp Toscano); Stefano Fontana (Consorzio Formaggio Gorgonzola Dop); Elena Albertini (Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp); Attilio Fontana (Consorzio Prosciutto Veneto Dop); Giuseppe Di Bisceglia (Consorzio La Bella della Daunia Dop); Paolo Gerevini (Consorzio Mela Val di Non – Melinda Dop); Pier Maria Saccani (Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop).

di C. S.