Associazioni di idee 23/07/2020

Il 2019 è stato un altro anno da record per la birra italiana

Il 2019 è stato un altro anno da record per la birra italiana

I consumi della birra hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri con una crescita del 2,6% rispetto al 2018. L’incremento della produzione ha riguardato l’intero comparto, compreso gli 850 piccoli produttori in Italia


Forte crescita per il 2019 della birra in Italia, secondo quanto emerge dall’Annual Report 2019 di AssoBirra. Nel nostro Paese il comparto birrario ha registrato un aumento della produzione rispetto al 2018 (+5%) per il terzo anno consecutivo, a cui è seguita una crescita dei consumi interni (+2,6%) e un boom dell’export (+13%).  Risultati straordinari per il settore che si sono tradotti anche in un aumento dell’occupazione in Italia, con oltre 3.300 posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente tra addetti diretti e indiretti per un totale di oltre 144.000 occupati lungo tutta la filiera. Un comparto dunque che genera posti di lavoro, in maniera più che proporzionale rispetto al sistema economico nazionale.

Secondo l'associazione, il settore birrario si riconferma, quindi, un asset sempre più prezioso per l’Italia che, se adeguatamente tutelato, può essere oggi più che mai un alleato strategico in chiave ripartenza post pandemia da COVID-19.

"Il 2019 ha confermato la crescente predilezione degli italiani per la birra che, anno dopo anno, assume un ruolo sempre più di rilievo nel panorama del beverage italiano e di conseguenza nell’economia nazionale", ha detto Michele Cason, Presidente di AssoBirra. "Tuttavia, l’emergenza sanitaria da COVID-19 mette a rischio la sopravvivenza di molte realtà e le prospettive di crescita a medio termine dell’Italia (e non solo). Se tale situazione non sarà fronteggiata in tempi rapidi e con misure e strumenti non convenzionali, l’impatto sull’economia sarà rilevante. Quanto al nostro settore, siamo convinti che le potenzialità insite nella filiera dell’orzo, così come nella coltivazione del luppolo, meritino un’adeguata valorizzazione soprattutto a livello europeo di politica agricola comune (PAC). Prioritario è, inoltre, un potenziamento degli incentivi fiscali, a cominciare da una progressiva riduzione delle accise", conclude Cason. 

Per quanto riguarda i numeri, nel 2019, la produzione di birra in Italia è passata da 16.421.000 a 17.247.000 ettolitri, in linea con il trend positivo che negli ultimi 10 anni ha visto la produzione aumentare i volumi del 35% e stabilizzarsi al 9° posto in Europa, con un’incidenza del 4,5% sul totale realizzato nel continente. L’incremento della produzione ha riguardato l’intero comparto. Compreso il ramo dei piccoli produttori che in Italia conta circa 850 strutture (per una crescita totale del +3,8% rispetto al 2018).

È record storico, invece, sul fronte interno: i consumi della birra hanno superato la quota dei 20 milioni di ettolitri con una crescita del 2,6% rispetto al 2018, con un diretto impatto anche sui consumi pro-capite, giunto a quota 34,6 litri (era 33,6 litri nel 2018). E ancora: il vero boom riguarda l’export. Dopo il grande balzo del 2018, anno in cui il valore aveva raggiunto +6,6% sul 2017, i volumi esportati nel 2019 si sono avvicinati ai 3,5 milioni di ettolitri, segnando un +13% rispetto al 2018. Soprattutto verso i Paesi a forte tradizione birraria, come il Regno Unito (ben il 46% del totale), gli Stati Uniti (9,7%) e l’Australia (8%). Altro massimo storico per il comparto.

di C. S.