Associazioni di idee 14/02/2019

I Gilet Arancioni vincono la partita: decreti contro la gelata e xylella

I Gilet Arancioni vincono la partita: decreti contro la gelata e xylella

Il Ministro ha fatto sua tutta la piattaforma programmatica dei Gilet Arancioni. Per fronteggiare l’emergenza, entro il 26 sarà convocato il tavolo al Mise, mentre si sta lavorando per il nuovo piano strategico nazionale dell’olivicoltura


“Il Ministro Centinaio, la sottosegretaria Pesce e tutto il governo hanno preso impegni solenni davanti a 5000 olivicoltori e adesso aspettiamo con trepidazione i due decreti legge d’urgenza per far fronte alle emergenze xylella e gelate”.

Così Onofrio Spagnoletti Zeuli commenta con soddisfazione i risultati ottenuti dopo la grande mobilitazione degli olivicoltori italiani in piazza Santi Apostoli, la più grande di sempre del settore.

“È stata la vittoria di un popolo unito, di uomini e donne che amano la propria terra ed il proprio lavoro al punto tale da sacrificare alle volte, come oggi, anche gli affetti più cari pur di difendere i propri diritti - ha rimarcato Spagnoletti Zeuli -. Il 26 febbraio attendiamo l’arrivo di Centinaio da noi con i primi risultati concreti”.

“Il Ministro ha fatto sua tutta la nostra piattaforma programmatica e ci ha ringraziato per l’importante apporto al decreto xylella, approvato ieri in conferenza Stato-Regioni, dove sono stati inseriti gli interventi per le aziende e i frantoi colpiti, da noi richiesti a gran voce – ha continuato Spagnoletti Zeuli -. Per le gelate è passata la linea del buonsenso da noi proposta, quella di un decreto legge, unica soluzione in grado di dare risposte immediate e concrete con risorse importanti per il ristoro delle aziende e dei lavoratori”.

“Per fronteggiare l’emergenza occupazionale, invece, entro il 26 sarà convocato il tavolo interministeriale al Mise, mentre la sottosegretaria Pesce sta già lavorando per il nuovo piano strategico nazionale dell’olivicoltura in grado di rilanciare la produzione italiana”, ha detto Spagnoletti Zeuli.

“Abbiamo vinto grazie gli agricoltori di tutti i colori, alle organizzazioni che hanno deciso di mettere da parte le proprie bandiere, ai sindacati, ai Sindaci, ai ragazzi delle scuole, alla sensibilità del Ministro, della Sottosegretaria, al lavoro di queste settimane della Regione e al pressing di diversi parlamentari – ha evidenziato il portavoce dei gilet arancioni -. Gli unici sconfitti di questa storia sono i funzionari nazionali e regionali dell’unica organizzazione rimasta fuori, per sua scelta, da questo progetto unitario, che fino a due giorni fa hanno continuato a dileggiare questa grande iniziativa”.

“Ha vinto l’amore per la terra, ha vinto la sinergia, hanno vinto gli olivicoltori, hanno perso l’arroganza e la protervia di chi nel settore olivicolo ha soltanto un ruolo marginale”, ha concluso Spagnoletti Zeuli.

“Ringraziamo il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio e il Sottosegretario Alessandra Pesce per aver accolto le legittime istanze degli olivicoltori pugliesi, scesi oggi in piazza a Roma per protestare pacificamente e chiedere maggiore attenzione nei confronti di un settore che in Puglia conta oltre 350 mila imprese e rappresenta il 13,59% del totale delle aziende agricole italiane, per un valore della produzione di circa 4 miliardi di euro l’anno”. Lo affermano il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina e i copresidenti Dino Scanavino, Massimiliano Giansanti e Giorgio Mercuri, che sono scesi in piazza oggi a Roma per manifestare al fianco degli agricoltori.

“Centinaio infatti, accogliendo le nostre ripetute sollecitazioni avanzate anche durante il nostro ultimo incontro stamattina al Mipaaft, ha annunciato l’intenzione del governo di procedere con un decreto d’urgenza per affrontare le emergenze dell’olivicoltura in Puglia, in particolare Xylella e danni da maltempo e gelate, con un provvedimento che uscirà dal Consiglio dei ministri entro qualche giorno. Attendiamo ora con fiducia che dalle parole si passi ai fatti”, spiegano Verrascina, Scanavino, Giansanti e Mercuri.

I presidenti del coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari si sono alternati sul palco della protesta, allestito in piazza Santi Apostoli davanti a una platea di oltre 5000 agricoltori, composta anche da una nutrita delegazione di sindaci, sindacati, studenti e semplici cittadini.

 

di C. S.