Associazioni di idee 12/07/2018

Italico, una trappola per abituare gli italiani al gusto di oli spagnoli e tunisini?

L'Associazione dei frantoiani italiani ha preso carta e penna e ha scritto al Ministro Centinaio: “bloccare tale iniziativa capace di arrecare seri danni al settore, creare confusione nel comparto oltre a ledere la dignità degli olivicoltori, dei frantoi e degli imbottigliatori italiani”


On. Ministro,
l'Associazione da me presieduta in tutti questi anni ha da sempre sostenuto iniziative tese alla valorizzazione del settore olivicolo oleario partendo dalla coltivazione in campo fino alla commercializzazione poiché i frantoi, per la loro posizione centrale nella filiera, si occupano di più fasi della produzione, dalla scelte delle cultivar di olive fino alla vendita all'ingrosso e al dettaglio.

Con enorme preoccupazione abbiamo appreso che Coldiretti/Unaprol e Federolio hanno siglato un accordo di filiera che partendo da 4 euro/kg intende dar vita ed autorizzare una miscela che contenga il 50% di olio extra vergine di oliva con oli extra comunitari e comunitari fregiandosi del nome "Italico"(!!). Un vero e proprio tentativo di voler far sdoganare ed autorizzare miscele ad oggi vietate facendo leva su un "Italian sounding" che, oltre minare al valore dell'olio di oliva italiano e al lavoro degli italiani, prende in giro i consumatori che nell'arco di poco tempo saranno abituati, in maniera subdola, al gusto degli oli spagnoli e tunisini? In questo momento così delicato per il settore, reduce da vari anni di sofferenza per la scarsa produzione e per le avversità atmosferiche, certamente non sfugge alla sua sensibilità politica la necessità rafforzare anche oggi i principi cardine della trasparenza che contraddistinguono il settore oleario.

Confidiamo, pertanto, in un suo intervento al fine di bloccare tale iniziativa capace di arrecare seri danni al settore, creare confusione nel comparto oltre a ledere la dignità degli olivicoltori, dei frantoi e degli imbottigliatori italiani nonché il diritto dei consumatori di acquistare un vero olio di oliva prodotto in Italia. Rimaniamo a Sua completa disposizione per un incontro per meglio illustrarle l'importanza di fermare quanto prima tale iniziativa.
Con i miei migliori saluti,

Piero Gonnelli
Presidente Aifo

di C. S.