Associazioni di idee 07/05/2018

Agronetwork: nuovi strumenti per far crescere l'agroalimentare italiano


Dopo il seminario di ottobre sulla Web Reputation e le Fake News alla LUISS a Roma, Agronetwork torna a riunire a Milano gli imprenditori agroalimentari per parlare di Finanza Sostenibile ed individuare nuovi strumenti finanziari per far crescere il nostro made in Italy. Agronetwork è l’associazione per i progetti dell’agroindustria costituita da Confagricoltura, Nomisma e Università LUISS Guido Carli per porre nuove basi nei rapporti di filiera, studiando iniziative ed eventi che vedano assieme i vari attori imprenditoriali. Agronetwork nasce anche per valorizzare le filiere agroindustriali del nostro Paese attraverso nuovi servizi e tecnologie e reti innovative per la produzione agroalimentare. Oltre a Confagricoltura, Nomisma e Luiss, hanno già aderito all’associazione le imprese: Heineken, Pancrazio, S. Margherita, Rago, Folonari, Monini, British American Tobacco, Casale, Iccrea Credito Cooperativo, Agriconsulting nonché l’Università di Torino.

“L’obiettivo principale dell’associazione - ha rilevato la presidente di Agronetwork Luisa Todini - è il consolidamento del principale settore manifatturiero del Paese e la costituzione di una piattaforma per accelerare i processi innovativi e promuovere le nostre eccellenze all’estero, anche lontano. Ciò potrà avvenire attraverso l’approfondimento della progettualità di filiera, la creazione di reti, la realizzazione di iniziative, fiere ed eventi per il made in Italy e per l’innovazione”.

Obiettivo del seminario al CorSera di Milano è quello di delineare lo scenario e le nuove dinamiche del settore finanziario destinate al settore dell’AgriFood, per analizzare potenzialità e rischi nella valorizzazione delle strategie di crescita sia aziendali che di filiera. “Da una parte la Finanza, sia quella istituzionale creditizia, sia quella dei Fondi Privati, si sta interessando sempre più all’AgriFood – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – dall’altra il sistema agroalimentare del nostro Paese ha bisogno anche di gambe nuove, nuove energie, per poter continuare a crescere a pieno ritmo in Europa e nel Mondo”.

Dopo la presentazione del seminario da parte della presidente Luisa Todini e del direttore responsabile del Corriere della Sera Luciano Fontana, Denis Pantini, direttore di Nomisma, ha presentato i dati finanziari principali dell’AgriFood: “E’ l’unico settore manifatturiero in cui, nonostante le persistenti difficoltà di mercato, i margini operativi crescono negli ultimi 5 anni del 20 %, dal 7,6 % a quasi il 9 % sul fatturato, il cash flow del 31%, il patrimonio netto dal 39 al 45%, risultati importanti che danno significato a delle logiche di investimento di «lungo periodo», con crescite stabili nel tempo”.

Quindi la prima tavola rotonda, in cui Giancarlo Addario di Five Seasons Venture, Eugenio De Blasio del Fondo per le Energie Rinnovabili Green Arrow, Alfredo Pratolongo di Heineken, Andrea Tuccio di Mandarin Capital Partners e Gianpaolo Di Dio del Fondo Italiano hanno discusso con Guido Folonari, noto imprenditore vitivinicolo, su cosa investire nell’Agri Food.

Nella seconda tavola rotonda, Luigi Duranti di ICCREA, Salvatore Rebecchini presidente di Simest - Sace, Antonio Boselli presidente di Confagricoltura Lombardia, Andrea Lecce di Intesa Sanpaolo e Emanuele Fontana di Cariparma/Credit Agricole hanno approfondito con Daniele Rossi – segretario generale di AgroNetwork - la questione vitale: quale finanza sostenibile e paziente per l’Agri Food?

Esito finale: i dati a consuntivo 2017 sono confortanti! Oltre 58 mld di euro la produzione lorda vendibile dell’agricoltura (+3,2 %), 137 mld di euro il fatturato dell’industria alimentare (+3,8 %) dei quali ben 33 mld destinati all’export (ben +7,0%), 236 mld di euro i consumi alimentari interni in Italia (156 mld in casa e 80 mld nella ristorazione); tutto con segno più, nonostante le difficoltà che incontrano quotidianamente gli imprenditori.

di C. S.