Articoli 11/10/2008

L'olio del Molise? E' un corpo vivo che respira

Un libro di Luigi Caricato su una regione oliandola di antica tradizione. Protagonista è il territorio, con la sua gente operosa capace di scavare nell'anima più profonda, quella non sempre visibile ai più


Antonella Casilli

"Silenzio, piano : l’olio respira. Non disturbate il sonno di una materia viva".
Con calma , ma con intensità, in Il respiro dell’olio Luigi Caricato compie con e per il lettore un Viaggio tra gli olivi del Molise.
Sia consentita a mò di premessa una piccola digressione personale.
Non credo nella lettura obbligatoria, è un controsenso. Può essere un piacere obbligatorio? No! La lettura è un piacere che si materializza allorchè il lettore ha la sensazione che il libro sia stato scritto per lui.

Caricato, giornalista e scrittore poliedrico, ha l’indiscutibile capacità di rendere fruibili ed affascinanti temi che in tutta la precedente letteratura olivicola sono
stati accessibili a pochi.
Si muove, Caricato, con agile attenzione nei campi che interessano l’olivicoltura e partendo dalla preistoria della regione Molise focalizza la geografia perché come lui stesso dice "il produttore è divenuto oggi colui che ha saputo anche acquisire la capacità di leggere ed interpretare il territorio riuscendo così a ricavarci l’anima più profonda, quella non sempre visibile ai più".
E la conoscenza del territorio è da ritenersi centrale atteso che, avverte
Caricato "non è possibile ottenere altrove ciò che il territorio ha in serbo per sé".

Alla storia ed alla geografia dei luoghi Caricato coniuga, con una limpida visione d’insieme, le capacità culinarie e salutistiche dell’olio perché, per usare parole sue, "solo quando si conosceranno e si vivranno dal di dentro i luoghi della produzione… sarà possibile attribuire all’olio il giusto valore di dominatore assoluto sopra tutti i grassi alimentari".
Ricorda, infatti, che la sua componente grassa è paragonabile a quella del latte materno tant’è che si è arrivati alla conclusione che consumando un buon extra vergine d’oliva si può avere la certezza sia un prodotto di alta qualità, sia un presidio di medicina preventiva.

Mi sono presuntuosamente lasciata tentare dall’entrare nel merito dei contenuti del libro.
Mi scuso con gli esperti, non è il mio campo. E’ più opportuno che mi muova nel campo della scrittura, quella di Caricato mi rimanda alla mente quando
ragazzina leggendo la Austen restavo affascinata dalla sempre ricca scelta delle parole, un esercizio che in Caricato non è pretestuoso ma è asservito alla scelta di coinvolgere maggiormente il lettore.
E ciò a dimostrare che quando c’è talento c’è sempre.



Luigi Caricato, Il respiro dell'olio. Viaggio tra gli olivi del Molise, Edizioni Aloia, pp. s.i.p.

di Antonella Casilli