Salute 22/01/2005

I MASCHI HANNO UN'OSSESSIONE CHE LI PERSEGUITA: LE MISURE DEL PENE

E' una notizia di quelle che lasciano con il fiato sospeso. I maschi si interrogano sin dall’infanzia: "è lungo il giusto?" A Roma è stata presentata un'indagine della Società italiana di andrologia. Risulta un dato inquietante: il complesso dei centimetri colpisce ventitre uomini su cento. C'è insicurezza, ma anche tanta speculazione. Ecco le dimensioni medie


Partiamo dalla notizia. A Roma è stato presentato il primo studio antropometrico dei genitali maschilil. L'indagine è stata condotta dalla Società italiana di andrologia. Le considerazioni, è inutile dirlo, erano pressoché scontate: non tende a rientrare il complesso, a tutti gli effetti immotivato, delle dimensioni del pene. Eppure è così, è più forte di ogni possibile rassicurazione.

Sono ventitre italiani su cento a manifestare insoddisfazione. Una grande insoddisfazione, fino a provare un vero e proprio disagio psicologico.
“E’ piccolo? E’ troppo piccolo?” diventa l’incalzante domanda che davanti allo specchio alcuni uomini si pongono. La psicologia, si sa, è un meccanismo così delicato, basta poco e le poche certezze su cui fa leva l’equilibrio di una personalità può dare alcuni segni di cedimento.

“Sono piccolo e nero, mi chiamo Calimero”. E veniamo al dunque: quali sono le misure medie di un pene? E qui i dati lasciano stupefatti. Da una parte si sostiene che le dimensioni dei maschi italiani siano “regolari” e conformi alla media, dall’altra si danno numeri un po’ sbilanciati verso l’alto. Ma per errore. Sul sito del “Corriere della Sera” per esempio si riporta una dichiarazione di Edoardo Pescatori, responsabile del servizio di andrologia dell'Hesperia Hospital di Modena. “La lunghezza media del pene a riposo – si legge - è risultata di 13,5 cm tra i 20 e i 49 anni e la circonferenza media pari a 9,3 cm tra i 20 e i 29 anni”. Grande incubo per gli italiani che non vi rientrano, naturalmente, visto che di solito si tende a riconoscere intorno agli otto-nove centimetri la misura giusta, convenzionale, di un pene in stato di riposo. Poi si legge: “Queste misure tendono ad accorciarsi con l'età e in presenza di patologie che mettono a rischio la funzione sessuale, come diabete, ipertensione, cardiopatia ischemica, colesterolo alto”. Quindi, in guardia: maschi italiani, cercate di stare in salute, altrimenti son problemi seri anche per l’estremità anzidetta.

Un volume con dati e osservazioni. Sì, è stato predisposto un testo in cui si rende conto del “Bilancio di tre edizioni della settimana della prevenzione andrologica”. Andro che? Andrologo è il medico specialista per gli uomini, ma pochi conoscono la figura professionale. Ecco, questi signori medici a stretto contatto con il “lui” maschile, spiegano che le preoccupazioni di una buona percentuale di maschi è immotivata: le dimensioni si possono ritenere regolari, Il problema vero semmai è di natura psicologica. Parola degli andrologi d’Italia, i quali – bontà loro - hanno preso le misure a ben 2.392 uomini. Uno spettacolo!

La paura fa cinquanta Gli italiani intimiditi dalla dimensione del proprio pene sono in particolare gli uomini fra i 50 e i 69 anni, soprattutto se celibi. C’è l’ansia legata ancora al primo rapporto: “Come reagirà la mia partner”? Intanto gli specialisti tranquillizzano i maschi alti: non è vero, non è vero che i bassi siano più dotati.

Salvador Dalì

Intanto, ecco alcuni dati. Dal “Bilancio di tre edizioni della Settimana della prevenzione andrologica” abbiamo l’elenco percentuale delle anomalie e disfunzioni maggiormente riscontrate. In ordine: aumento del volume prostatico (52,9%), varicocele (28,2%), disfunzione erettile (26,4%), eiaculazione precoce (21,4%), anomalie del pene: frenulo breve, fimosi, flogosi, ipospadia, fibrosità... (13,6%). Tale riscontro è stato effettuato su una base di 20 mila pazienti di un’età tra gli 11 e i 70 anni. A promuovere l’indagine è stata la Società Italiana di Andrologia.

La disfunzione erettile, uno dei momenti più tragici quando sopraggiunge, ha un andamento crescente e fa riferimento al 40,5% del campione di uomini visitati con più di 60 anni. I disturbi del desiderio sono rilevati in aumento: partono dall'8% degli under 40 al 20% degli over 60. Altre informazioni sul tema? Solo il 44,5% dei visitati definisce le proprie erezioni "normali", mentre è solo il 53,6% a ritenere accettabile, normale, l’eiaculazione.


Chiudiamo con le misure, con un chiarimento. Per tranquilizzare circa le misure riportate poco sopra dal “Corriere”, dallo studio antropometrico si chiarisce l’equivoco: la lunghezza media del pene in flaccidità, ha subìto una valutazione in trazione, da cui appunto è risultata di 13,5 cm nella fascia di età tra i 20 ed i 49 anni, mentre la circonferenza media, del pene sempre dormiente – floscio, come opportunamente direbbero le donne - è di 9,3 cm nella fascia di età tra i 20 ed i 29 anni. Queste misure tendono progressivamente a diminuire con l'età. Quindi, c’è da mettersi il cuore in pace: godetevi pure la giovinezza per non rimpiangere il passato che non ritorna. Però attenzione: c'è tanta speculazione in giro. Leggi qui, per curiosità: link esterno


Il Kinsey Institute dà i numeri. Sì, quelli del pene in erezione. Noi ci limitiamo a riportarli. Naturalmente sono statistiche che non possono certo essere considerate in senso assoluto. Tuttavia rendono l'idea.

Lunghezza (cm.) / % uomini
10,2 = 0,3
10,8 = 0,2
11,4 = 1,7
12,1 = 0,8
12,7 = 2,0
13,3 = 4,4
13,9 = 10,7
14,6 = 8,0
15,2 = 23,9
15,9 = 8,8
16,5 = 14,3
17,1 = 5,7
17,8 = 9,5
18,4 = 1,8
19,1 = 2,9
19,7 = 1,0
20,3 = 1,0
20,9 = 0,3


Circonferenza (cm.) / % uomini
5,1 = 0,4
5,7 = 1,2
6,3 = 0,3
6,9 = 0,3
7,6 = 0,4
8,2 = 0,4
8,8 = 0,9
9,5 = 1,1
10,2 = 6,3
10,8 = 6,3
11,4 = 17,1
12,1 = 11,7
12,7 = 24,1
13,3 = 9,9
13,9 = 11,5
14,6 = 3,0
15,2 = 3,9
15,8 = 0,5

di L. C.