Turismo 23/03/2013

Il comparto turistico italiano viaggia sul filo del rasoio

La bilancia commerciale del settore, per quanto riguarda i flussi da e per l'estero, è ancora positiva per 11,5 miliardi di euro ma solo grazie all'aumento di spesa degli stranieri nel nostro paese


La Banca d’Italia ha pubblicato i dati relativi al turismo internazionale da e verso l’Italia nel 2012. Per quanto riguarda l’incoming degli stranieri, gli arrivi sono cresciuti dello 0,6%, ma i pernottamenti sono diminuiti dello 0,1%; è invece cresciuta la spesa, del 3,8%. Considerando che nel 2012 il turismo internazionale è stato stimato in crescita di arrivi del 3,8%, il nostro Paese ha ulteriormente perduto quote di mercato (-3,2%).

L’outgoing degli italiani ha registrato una leggera crescita di viaggiatori (+0,1%) e pernottamenti (+1,4%), ma una riduzione della spesa del 1%. Grazie alla maggiore spesa degli stranieri in Italia e alla minore spesa degli italiani all’estero, il bilancio ha visto crescere l’attivo del 13,4%, attestandosi sugli 11.695 milioni di euro.

Le cifre ufficiali confermano - secondo Agriturist - lo scenario decisamente preoccupante denunciato dagli operatori, con la ulteriore flessione del turismo interno (viaggi -8,3% secondo ISTAT) e il mancato incremento del turismo dall’estero nonostante la costante crescita dei viaggiatori a livello mondiale.

“Si è perduto - dichiara Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura) - ancora un anno per restituire al turismo italiano una significativa tendenza alla crescita. La domanda interna è alle corde a causa della dilagante povertà; la domanda estera è rimasta inchiodata sui livelli del 2012”.

“Ci auguriamo - prosegue la presidente di Agriturist - che la nuova dirigenza dell’ENIT faccia una iniezione di freschezza all’immagine turistica dell’Italia, promuovendo nuove mete di vacanza e forme di accoglienza, capaci di intercettare settori del mercato fin qui del tutto trascurati. Come quello interessato all’agriturismo, ai borghi storici, ai luoghi della tradizione enogastronomica, all’escursionismo a piedi, a cavallo e in bicicletta nei nostri splendidi paesaggi rurali, al relax nel verde”.

 

di C. S.