Turismo 20/10/2012

Cresce la voglia di fattorie didattiche, specie in autunno

In Italia 2500 strutture si dedicano all’educazione alimentare ed ecologica delle nuove generazioni. Un milione di studenti coinvolti nella didattica in campagna


Visite in costante crescita per la rete delle “Fattorie didattiche”, che conta in Italia oltre 2.500 aziende agricole, un terzo delle quali svolge anche servizi agrituristici di alloggio e ristorazione. Lo rende noto Agriturist (Confagricoltura), evidenziando che la Regione più attiva è l’Emilia Romagna (330 offerte), seguita dal Piemonte (285) e dalla Campania (278). Tramite il sito internet www.agriturist.it, con la ricerca avanzata, è possibile selezionare 346 aziende agrituristiche con attività di “Fattoria didattica”, su tutto il territorio nazionale, e consultare sui rispettivi siti internet i programmi delle visite.

Agriturist osserva come la domanda delle scuole, prima concentrata soprattutto nel periodo primaverile, si stia ora distribuendo nell’intero arco dell’anno. Tendenza peraltro confermata da uno studio condotto nella provincia di Forlì-Cesena (da tempo all’avanguardia nel settore), dove il 17% delle visite didattiche dell’anno interessa il periodo settembre-dicembre, e il 16% il periodo gennaio-marzo.

Nell’anno scolastico 2012-2013 - secondo una stima di Agriturist - gli studenti che le scuole coinvolgeranno in progetti didattici legati all’agricoltura saranno poco più di un milione, con un incremento del 3% rispetto allo scorso anno. Prevalgono le visite di mezza giornata (61%), su quelle di una intera giornata (35%) o di più giorni (4%). Principali frequentatrici delle “Fattorie didattiche” sono le scuole elementari (44%), seguite dalle materne (25%), dalle medie (15%) e dalle superiori (5%). I centri estivi accolgono un 2% di ragazzi. Imparare “in fattoria” piace anche agli adulti (9%), con visite di gruppi organizzati e partecipazioni individuali (anche di stranieri) a corsi di cucina, degustazioni guidate, osservazioni naturalistiche, avviamento all’equitazione.

Nella maggior parte dei casi, la visite “in fattoria” fanno parte di un progetto formativo interdisciplinare, sviluppato in aula nell’arco di tutto l’anno scolastico, che affronta, in modo particolare, i temi dell’alimentazione e della natura. L’offerta didattica delle aziende agricole è sempre più diversificata e creativa, con laboratori che spaziano dalla stalla all’apicoltura, dal prato al bosco, dall’osservazione degli insetti all’orto biologico, dal pane al formaggio, dalle erbe aromatiche all’educazione del gusto e dell’olfatto, dall’argilla al vimini, dalle risorse rinnovabili alla gioielleria naturale.

Fra le iniziative più importanti e consolidate del settore, da segnalare “Scatta il verde, vieni in campagna!” che Agriturist propone, ormai da 21 anni, in provincia di Alessandria, arrivata quest’anno a coinvolgere 24 aziende agricole, con la partecipazione della Centrale del Latte di Alessandria e Asti (laboratorio “Buono come il latte”) e del Molino di Castellazzo Bormida (laboratorio “Al Molino, dal chicco alla farina”).

Particolarmente dedicate ai temi della natura e della ecosostenibilità, sono le aziende agricole che partecipano al progetto “Fattorie del Panda”, certificate dal WWF in collaborazione con Federparchi, Agriturist e le altre associazioni agrituristiche nazionali.

Attraverso le “Fattorie didattiche” - conclude Agriturist - il mondo agricolo consolida il proprio decisivo contributo alla formazione culturale delle nuove generazioni, soprattutto in materia di educazione alimentare e rispetto della natura.

di C. S.