Turismo 16/07/2011

Agriturismi in rosso nell'estate 2011

La crisi sta colpendo anche il settore del turismo, in particolare la fascia medio-bassa e l'extralberghiero. Si abbrevia ancora il periodo di soggiorno


"Davvero preoccupanti...". Così Agriturist (Confagricoltura) definisce i risultati di alcuni sondaggi sulle vacanze estive degli italiani. E cita SWG-Confesercenti, che stima un 16% di vacanzieri in meno, rispetto all’estate 2010; e l'associazione di consumatori ADOC, secondo la quale solo il 20% degli italiani può permettersi una vacanza (contro il 33% dell’estate scorsa). La stessa Agriturist registra una sensibile flessione della domanda di agriturismo (- 7%) .

Si deve anche guardare con attenzione - osserva la nota di Agriturist - ai segnali di ripresa che vengono dai tour operator stranieri, interpellati dell’ENIT, secondo i quali la destinazione Italia è quasi ovunque in crescita, con punte molto confortanti da Est europeo, Cina, Brasile, India e Stati Uniti. Oppure ai risultati moderatamente positivi di una indagine sulle prenotazioni alberghiere condotta da CISET (Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica) e Federturismo (Confindustria), dalla quale emerge un aumento, rispetto all’estate 2010, degli ospiti italiani (+ 1,9%) e stranieri (+1,8%), ma non del fatturato, a causa della ulteriore abbreviazione dei periodi di soggiorno. Occorre tuttavia tenere presente che i tour operator trattano solo un terzo dell’offerta turistica nazionale e soprattutto alberghi di livello medio-alto, segmento di offerta al quale pure si riferisce l'indagine di CISET-Federturismo.

Appare evidente - secondo l’Associazione di Confagricoltura – che la crisi del turismo estivo sta colpendo, come già lo scorso anno, soprattutto gli alberghi di fascia medio-bassa e il settore extralberghiero, agriturismo compreso, che peraltro rappresentano complessivamente circa l'80% dei posti letto.

"Per quanto ancora da verificare - puntualizza il presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio - le valutazioni sulle vacanze estive 2011 confermano che il turismo italiano continua ad essere in difficoltà. E’ più che mai urgente che il Governo definisca finalmente un programma di rilancio del settore, condiviso con le Regioni, proiettato nel lungo periodo e attento ad ogni risorsa del nostro territorio. Occorre, in particolare, recuperare competitività, anche rispondendo a nuove articolazioni della domanda di vacanze, come il turismo rurale, l’ecoturismo, il turismo enogastronomico, attraverso efficaci sinergie con il mondo agricolo".

A proposito della competitività del turismo italiano, Agriturist ricorda che negli ultimi quattro anni l'attivo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia è diminuito del 24%, passando dagli 11,6 miliardi del 2007 agli 8,8 miliardi del 2010 (dati della Banca d'Italia). Anche sul versante del rapporto qualità-prezzo, c’è dunque molto da lavorare.

di C S