Turismo 01/02/2011

Turismo, le piscine negli agriturismi? Se ne discute oggi a Rosignano


Dal 5 marzo entrerà in vigore il nuovo quadro normativo per gli agriturismi: tra i punti contestati dagli agriturismi il trattamento nei confronti delle strutture con piscina.

La piscina in agriturismo? Un lusso non più sostenibile per le strutture se dovranno sottostare ai parametri stabiliti dal nuovo regolamento regionale. Dal 5 marzo infatti, le strutture che hanno anche il servizio piscina dovranno adeguarsi ad una serie di nuovi parametri (legge n°8 del 9 marzo 2006 ed ha emanato il suo regolamento attuativo del 26 febbraio 2010) comportando per gli agriturismo un notevole aggravio di costi. Si va dal servizio di bagnino, che le strutture dovranno ora garantire, fino agli esami dell’acqua periodici passando per tutte la normativa sulla sicurezza. Il rischio? Disincentivare gli agriturismi ad ampliare i loro servizi e ad impoverire l’offerta turistica del territorio regionale.

Un tema caldissimo che sarà al centro di un incontro promosso da Coldiretti (info su www.livorno.coldiretti.it) e Terranostra in programma oggi, martedì 1 febbraio (a partire dalle ore 18) presso l’azienda agrituristica “Cappellese” di Michetti Marco e Fabiana in località Cappellese n°68, a Rosignano (accesso dalla via Emilia loc. Cappellese). All’incontro parteciperanno il Direttore Provinciale, Roberto Franchini; il Presidente, Simone Ferri Graziani e il Presidente di Terranostra, Fabio Giuntini.

“La tutela del consumatore così come la tutela degli ospiti nelle strutture agrituristiche sono principi fondamentali – spiega Roberto Franchini, Direttore Provinciale Coldiretti – che hanno ricadute positive inevitabili anche per gli agricoltori. Chi viene a visitare la nostra Toscana lo fa per i prodotti tipici e garantiti che sa di trovare così come per il meraviglioso paesaggio presente ovunque. Se è vero questo è anche necessario garantire a chi soggiorna in un agriturismo ed usufruisce della piscina che l’acqua contenuta sia sicura dal punto di vista sanitario e la struttura adeguata in termini di sicurezza. Tutte le regioni dovranno adeguarsi e la Toscana è stata fra le prime – continua Franchini – ed è andata giù pesante soprattutto per non aver individuato le situazioni che meritano di essere trattate separatamente o anche esonerate. La legge così com’è non può entrare in vigore gli interventi da applicare sarebbero economicamente insostenibili per le aziende agrituristiche che dispongono di piscine di modeste dimensioni”.

Un quadro normativo a cui Coldiretti e Terranostra, la principale associazione degli agriturismi che fa capo all’organizzazione agricola, non vuole sottrarsi ma che merita una nuova discussione. Coldiretti Toscana ha infatti chiesto di sospendere l’attuazione del regolamento ed aprire un confronto per valutare le modifiche necessarie da apportare all’impianto normativo. “Ci sono strutture – conclude Franchini – che hanno una piccola piscina e 10 posti letto, ma la casistica è molto variabile. Per le strutture la piscina diventerà, se non si deciderà di rivedere il quadro normativo, un vero e proprio lusso rapportato alla ricettività e alle potenzialità della struttura in termini di ospitalità”.





Fonte: Andrea Berti

di C. S.