Vino e marijuana. E' un accostamento possibile?

Lo Stato della California è drammaticamente sull'orlo della bancarotta e allora il sindaco di San Francisco Richard Lee aveva proposto, già nella primavera 2010, di abolire il divieto di consumo di marijuana, legalizzando e regolamentandone l'utilizzo.

Nei puritani Stati Uniti, laddove è persino impossibile fumare una sigaretta all'aperto in molti parchi pubblici e vicino a ospedali e scuole, la semplice proposta suscitò molto scandalo.

"La stessa authority che certifica i conti dello Stato - ha spiegato Lee - ha calcolato che la California guadagnerà 1,4 miliardi l'anno di tasse sulla marijuana se viene legalizzata la vendita. Con 20 miliardi di deficit, questa nuova entrata sarà una manna dal cielo"

Raccolte le firme per il referendum, che aveva la via spianata, secondo i sondaggi i favorevoli erano il 56%, invece in pochi mesi si è avuto un clamoroso voltafaccia e il no, nel novembre 2010, ha vinto con 10 punti di scarto.

Gli antiproibizionisti non si sono però dati per vinti e stanno tornando alla carica con un nuovo messaggio e una nuova campagna: “California’s Regulate Marijuana Like Wine”

L'accostamento tra vino e marijuana non è per nulla casuale. Infatti si punta ad accomunare i rischi per la salute dell'alcol (negli Usa l'alcolismo è una vera e propria piaga) con quelli di una droga leggera come è considerata la marijuana.

In altre parole il messaggio che viene lanciato da questa campagna è: visto che è permesso consumare vino, che contiene alcol che fa male alla salute, perchè non è permesso con la marijuana?

Il messaggio sta facendo presa sui californiani, tanto che secondo uno studio di Fairbank, Maslin, Maullin, Metz & Associates, il 62% del campione esaminato si è detto favorevole all'iniziativa.