Salute 03/04/2018

La carne alla griglia aumenta la pressione

Chi consuma carne o pesce alla griglia, o comunque molto cotti, più di quindici volte al mese, alza il suo rischio di soffrire di pressione alta del 17%. Le molecole che si formano durante la cottura, infatti, causano stress ossidativo


Una ricerca pubblicata nella rivista scientifica dell'American Heart Association ha evidenziato una correlazione tra il consumo di carne alla griglia, o comunque molto cotta, e l'ipertensione.

I ricercatori non sono riusciti a stabilire una connessione causa-effetto precisa, ma sono convinti che questa associazione sia abbastanza forte da convincere i consumatori di carne e pesce a non cuocere o grigliare troppo le proprie pietanze.

A livello epidemiologico, infatti, sia la carne che il pesce cotti alla griglia possono potenzialmente infiammare le arterie ed incrementare il rischio di ipertensione, cioè di pressione alta, del 17%.

"Le sostanze chimiche che si producono cucinando la carne ad alte temperature hanno inducono stress ossidativo, infiammazione e resistenza all’insulina, secondo gli studi che abbiamo condotto sugli animali" ha spiegato l'autore dello studio Gang Liu, dell'Università di Harvard.

La ricerca ha visto coinvolti 100mila partecipanti, inizialmente tutti in salute. Per ogni partecipante sono stati monitorati i metodi di cottura, cibi consumati e pressione sanguigna.

Dopo 12 anni, 37.123 di loro soffrivano di ipertensione. Il team ha rilevato una connessione tra la condizione dei partecipanti e i loro metodi di cottura, e non solo con il genere di alimenti consumati.

Se le carni o i pesci venivano cotti alla griglia, infatti, e se questi cibi venivano consumati più di 15 volte in un mese, la percentuale di rischio di ipertensione aumentava del 17%.

di C. S.