Salute 16/06/2016

Rischio cancro: assolto il caffè, sul banco degli imputati le bevande calde

Numerosi studi epidemiologici hanno mostrato che bere caffè non ha effetti cancerogeni per quanto riguarda il tumore dell’esofago, del seno, della prostata e rischi ridotti si sono visti per il tumore del fegato e dell’endometrio


Un gruppo di 23 studiosi internazionali riuniti dalla IARC (International Agency for Research on Cancer, agenzia per la ricerca sul cancro della WHO World Health Organization), ha valutato la possibile cancerogenicità del bere caffè, matè e bevande molto calde.

Bere caffè non è classificabile come cancerogeno per gli umani (Gruppo 3).

Il grande numero di prove attualmente disponibili ha portato alla rivalutazione della cancerogenicità del bere caffè, che nel precedente studio IARC del 1991 era stato classificato come possibile causa di cancro nell’uomo (Gruppo 2B).

Dopo aver rivisto più di 1000 studi effettuati su uomini ed animali, il gruppo di lavoro ha trovato prove insufficienti della cancerogenicità del caffè in generale.

Numerosi studi epidemiologici hanno mostrato che bere caffè non ha effetti cancerogeni per quanto riguarda il tumore dell’esofago, del seno, della prostata e rischi ridotti si sono visti per il tumore del fegato e dell’endometrio.

Per altri 20 tipi di tumore, le prove non sono definitive.

Il discorso è ben diverso per le bevande bollenti. Infatti, secondo la Iarc tè, mate e altre bibite calde, compreso il caffè, possono rappresentare un pericolo per la salute se consumate a una temperatura eccessiva, superiore ai 65 gradi. Stando all’analisi dei 23 esperti, a queste temperature le bevande diventano “probabilmente cancerogene per l’uomo”, e sono quindi classificate come 2b, insieme ad altre sostanze nocive come la benzina e il gas di scarico.

“Questi risultati suggeriscono che bere bevande molto calda è una delle probabili cause del cancro all’esofago e che è la temperatura, più della bevande in sé, che sembra esserne responsabile” dice il dott. Christopher Wild, direttore dello IARC.

Secondo l’agenzia, alcuni studi in Cina, Iran, Turchia e Sud America hanno evidenziato associazioni significative tra le temperature a cui si consumano le bibite e il rischio di cancro all’esofago, ottava forma più comune di tumore, responsabile di 400mila decessi in tutto il mondo solo nel 2012.

 

di C. S.