Salute 01/03/2016

L'olio di palma è sconsigliato nella dieta dei più giovani

Pur ridimensionando l'allarme salutistico l'Istituto superiore di sanità riconosce che i giovani devono ridurre gli alimenti ricchi di grassi saturi, come l'olio di palma. Nessun rischio, invece, per la popolazione adulta nell'ambito di una dieta equilibrata


I grassi saturi, nella dieta di una persona adulta, non devono superare il 10% delle calorie assunte giornalmente, secondo l'Istituto superiore di sanità.

Il consumo totale di acidi grassi saturi nella popolazione adulta italiana è di poco superiore (11,2%) all’obiettivo suggerito per la prevenzione (inferiore al 10 % delle calorie totali giornaliere). Il consumo complessivo di grassi saturi nei bambini tra i 3 e i 10 anni risulta invece abbondantemente superiore all’obiettivo fisso del 10%

Le stime di assunzione di acidi grassi saturi effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità riportano un consumo nella popolazione generale adulta di circa 27 grammi al giorno, con un contributo dell’olio di palma stimato tra i 2,5  e i 4,7 grammi. Nei bambini di età 3-10 anni, le stime indicano un consumo di acidi grassi saturi tra i 24 e 27 grammi al giorno, con un contributo di saturi da olio di palma tra i 4,4 e i 7,7 grammi.

E’ da sottolineare che queste stime sono state ottenute utilizzando come riferimento i dati dei consumo degli alimenti in Italia riferiti agli anni 2005-2006.

Le conclusioni dell'Istituto superiore di sanità indicano quindi che: “nel contesto di un regime dietetico vario e bilanciato, comprendente alimenti naturalmente contenenti acidi grassi saturi (carne, latticini, uova), occorre ribadire la necessità di contenere il consumo di alimenti apportatori di elevate quantità di grassi saturi i quali, nelle stime di assunzione formulate nel presente parere, appaiono moderatamente in eccesso nella dieta delle fasce più giovani della popolazione italiana.”

Il report è stato contestato da Il Fatto Alimentare, promotore della campagna contro l'olio di palma.
“Lo studio dell’ISS si basa su un dato FAO del 2011 in cui si dice che l’olio tropicale importato in Italia ad uso alimentare ammonta a 77 mila tonnellate – Roberto La Pira – In realtà secondo le aziende produttrici (AIDEPI) e l’Istat, le tonnellate sono 350 mila (dato 2014) con incrementi a due cifre ogni anno. Questo vuol dire che i cittadini italiani non assumono in media 3,15 grammi di palma al giorno, come scritto nel documento, ma 4,5 volte di più! Il secondo errore riguarda i dati sui prodotti consumati, si tratta di quelli dell’Inran di 10 anni fa, gli unici disponibili a livello ufficiale, ma superati dai fatti”

Reazioni invece positive da parte di Giuseppe Allocca, presidente dell'Unione italiana per l'Olio di palma sostenibile: “Siamo molto soddisfatti del parere espresso dall'Istituto Superiore di Sanità sull'olio di palma, che in questo modo chiarisce una volta per tutte, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, che il consumo di olio di palma, all'interno di una dieta equilibrata, non comporta rischi per la salute. Ora che chiarezza è stata fatta possiamo concentrarci sui temi della sostenibilità della produzione dell'olio di palma, un argomento che ci sta molto a cuore e che dovrà essere al centro della nostra attività”.

di T N