Salute 25/02/2016

Il cioccolato fa bene anche ai nostri neuroni, non solo alle arterie

Un peccato di gola, una volta a settimana, sarà più leggero. Si potrà dire che si fa per migliorare le proprie capacità cognitive e di apprendimento. A dimostrarlo, per i più scettici, una ricerca della University of South Australia


Il cioccolato, non solo quello fondente ma anche quello al latte, migliorerebbe le capacità cognitive e di apprendimento purchè il consumo sia almeno settimanale.

Una buona notizia, quindi, anche per chi non ama il gusto del cioccolato fondente, l'unico peccato di gola finora concesso a causa delle sue proprietà antiossidanti e di protezione del nostro apparato cardiocircolatorio.

Secondo uno studio della University of South Australia pubblicato sulla rivista Appetite, l'assunzione regolare di cioccolato porta a un miglioramento della memoria spazio-visuale e organizzativa e del ragionamento astratto.

Lo studio ha coinvolto 968 consumatori di cioccolato tra 23 e 98 anni, seguendoli per un trentennio.

Gli studiosi hanno voluto vedere se vi fossero effetti a lungo termine sulle funzioni cognitive, indotti dal consumo regolare di cioccolato. I volontari sono stati sottoposti a una serie di test cognitivi per misurarne le performance in vari ambiti (memoria visiva, di lavoro, verbale). Dai dati è emerso che un consumo settimanale di cioccolato è associato a migliori funzioni cognitive in tutti i campi della cognizione.

Le conclusioni sono perentorie: "l'assunzione regolare dei flavanoidi presenti nel cacao può rallentare il declino cognitivo legato all'età" hanno spiegato i ricercatori australiani.

di C. S.