Salute 15/06/2012

Giornata nazionale del colesterolo


Sabato 16 giugno, è in programma la prima “Giornata nazionale del colesterolo” e anche a Trento sono state organizzate iniziative per sensibilizzare la popolazione sull’argomento. Anche la Fondazione Edmund Mach di San Michele è in prima linea nella ricerca scientifica per contrastare i rischi che provengono da una dieta non equilibrata, promuovendo una sana alimentazione.

Colesterolo, obesità, diabete, allergie: sono questi i “mali” che affliggono un numero sempre più elevato di italiani a causa di una alimentazione sregolata. La ricerca scientifica a livello internazionale si sta concentrando sui temi della nutrizione e anche alla Fondazione Edmund Mach questi argomenti sono diventati centrali nell’attività del Centro Ricerca e Innovazione, diretto da Roberto Viola, che ha un Dipartimento che si occupa specificamente di questo settore, e proprio oggi ospita una ricercatrice neozelandese, Rinki Murphy, che si occupa di diabete ed obesità.

Un focus sul quale ci si sta concentrando a San Michele negli ultimi anni è quello legato alle interazioni tra dieta e microflora intestinale. La dieta, infatti, è considerata uno dei fattori principali che contribuiscono alla diversità della microflora intestinale umana. Oltre ad una dieta sana ed equilibrata, la microflora intestinale ha un ruolo fondamentale nel mantenimento dello stato di salute poiché rende disponibili nutrienti vitamine ed energie utili per l’organismo. Per fare un esempio, il progetto TrentinoGut, coordinato dal ricercatore Kieran Tuhoy, fa parte di questa attività di ricerca che potrebbe dare specifiche indicazioni alimentari per la prevenzione o il trattamento di malattie tipiche del mondo occidentale, come appunto obesità, diabete, allergie. Un altro studio, portato avanti dalla ricercatrice Carlotta De Filippo, ha messo a confronto la microflora intestinale di un gruppo di bambini italiani con quella di coetanei del Burkina Faso, scoprendo che la dieta occidentale, povera di fibre e ricca di grassi, ha fatto perdere dei “batteri preziosi” che possono contrastare l’insorgere di patologie e un possibile aumento dei livelli di colesterolo.

di C. S.