Mondo 12/12/2018

Basse rese in avvio di campagna olearia in Spagna

Basse rese in avvio di campagna olearia in Spagna

Nonostante l'inizio deludente le cooperative agroalimentari andaluse contano di produrre 480 mila tonnellate di prodotto, pari alla produzione sommata di Italia e Grecia. Non tutti i frantoi iberici sono ancora aperti


Le basse rese stanno segnando i primi giorni di raccolta generalizzata delle olive in Spagna.

I dati forniti da alcune cooperative indicano rese del 18% e in alcuni casi anche inferiori, ancora ben al di sotto del 21,7% stimato dalla giunta andalusa per calcolare la stima della produzione.

Vi è quindi una certa preoccupazione, che va oltre l'abbassamento delle quotazioni, ampiamente previsto. L'abbassamento delle rese sotto al 20% può compromettere la redditività degli olivicoltori iberici.

Le cooperative agroalimentari di Jaen assicura che in questi primi giorni di raccolto si aspettavano rese basse, anche se non così basse, a causa del processo di maturazione e delle ultime piogge, ma che la raccolta anticipata fa parte dell'impegno per la qualità di molte cooperative. Vengono segnalate però avvizzimenti anomali delle olive e qualche caso di lebbra e mosca che possono compromettere la qualità.

Gran parte delle 183 cooperative olivicole della provincia di Jaén ricevono già olive, con alcune eccezioni che hanno deciso di ritardare l'apertura.

Quest'anno solo le cooperative di Jaén produrranno la stessa quantità di olio d'oliva di Italia e Grecia messe insieme, poiché si stima che raggiungeranno le 480.000 tonnellate.

"Le buone prospettive di produzione per le cooperative di questa stagione sono possibili grazie alle buone condizioni climatiche dell'anno, ma anche grazie allo sforzo, al lavoro e agli investimenti di circa 90.000 agricoltori di Jaén, uniti in cooperative per produrre il miglior olio", spiega Antonio Guzmán, direttore delle cooperative agroalimentari di Jaén.

di C. S.