Mondo 26/04/2018

Misure di sviluppo rurale poco utilizzate, il richiamo della Corte dei Conti europea

Il nuovo metodo di rimborso dei costi per i progetti di sviluppo rurale risulta di più facile utilizzo, ma dovrebbe essere maggiormente applicato. Gli Stati membri possono ora scegliere fra: le tabelle standard dei costi, il pagamento di una somma forfettaria e il finanziamento a tasso fisso


La politica di sviluppo rurale dell’UE si prefigge di aiutare le zone rurali a rispondere a un’ampia gamma di problematiche economiche, ambientali e sociali. L’UE spende circa 14 miliardi di euro all’anno per questa politica. La spesa per lo sviluppo rurale rappresenta circa il 25 % della spesa per la politica agricola comune. Il cofinanziamento fornito dagli Stati membri ammonta ad altri 7 miliardi di euro all’anno.

Circa metà della spesa a favore dello sviluppo rurale è costituita da pagamenti basati sulle superfici coltivate o sul numero di animali allevati. Per la parte restante, l’aiuto può essere erogato sotto forma di importi fissi o di percentuali legate alle attività svolte, oppure ai costi sostenuti dal beneficiario.

La Corte ha esaminato se le nuove opzioni semplifichino l’amministrazione, assicurino l’economicità, siano ampiamente utilizzate e pongano maggiormente l’attenzione sugli obiettivi strategici.

Dall’esame è emerso che dette opzioni hanno semplificato l’amministrazione, agevolando la presentazione delle domande da parte dei beneficiari e consentendo risparmi di tempo durante le verifiche amministrative. Tramite le nuove opzioni, i costi dei progetti possono essere tenuti sotto controllo, ma solo se esse vengono stabilite al giusto livello e basate su una metodologia giusta, equa e verificabile. Tuttavia, esse non pongono maggiormente l’attenzione sui risultati. Inoltre, il ruolo degli organismi di certificazione nell’audit delle stesse non è specificato, il che comporta dei rischi.

Secondo la Corte, l’onere amministrativo può diminuire, in quanto viene meno la necessità di risalire, per ogni euro, alla documentazione giustificativa pertinente. I beneficiari forniscono meno documenti e le autorità degli Stati membri hanno quindi meno documenti da controllare. L’uso delle nuove opzioni è però limitato, principalmente a causa della diversa natura dei progetti di sviluppo rurale e dell’investimento necessario.

“Le nuove opzioni continuano a coprire solo una piccola parte della spesa totale per lo sviluppo rurale,” ha dichiarato João Figueiredo, il Membro della Corte dei conti europea responsabile della relazione. “Il loro successo dipenderà dalla guida esercitata dalla Commissione e dalla volontà degli Stati membri di adottare questa nuova forma di finanziamento”.

La Corte raccomanda alla Commissione europea di:

- aggiornare la guida alle opzioni semplificate in materia di costi, in modo da includere i princìpi fondamentali per la definizione delle metodologie;
- chiarire a chi spetti verificare la metodologia e i calcoli per le nuove opzioni;
- esplorare le possibilità di elaborare ulteriori opzioni semplificate standardizzate in materia di costi e aggiornare le definizioni di controlli;
- considerare la possibilità di abbandonare la modalità di rimborso basata sui costi sostenuti a favore di un sistema di rimborso basato sui risultati.

di C. S.