Produzione d'olio d'oliva record in Tunisia

E' boom per l’olio d’oliva tunisino nel 2018, la cui produzione dovrebbe arrivare quest’anno a 280 mila tonnellate, un livello superiore alle stime iniziali del Consiglio oleicolo internazionale (220 mila tonnellate). Lo rivela l’Ufficio nazionale dell’olio tunisino (Onh, Office national de l’huile).

Secondo la stessa fonte, anche le esportazioni dovrebbero proseguire nella dinamica registrata all’inizio di quest’anno, per superare il livello di 200 mila tonnellate entro la fine della stagione, il prossimo ottobre.

Alla fine di marzo, le esportazioni tunisine di olio d’oliva sfuso ammontavano a 110 mila tonnellate e hanno fruttato 1,13 miliardi di dinari tunisini (473 milioni di dollari).

La Tunisia, il secondo Paese al mondo per superficie dedicata all’olivo dopo la Spagna, esporta circa l’80 per cento del proprio raccolto.

Ad oggi, circa 40 aziende tunisine esportano olio d’oliva confezionato verso 40 destinazioni internazionali, ma il governo sta intensificando gli sforzi per aumentare la quota del Paese sui mercati internazionali.

A questo proposito, il Dipartimento dello Sviluppo, degli investimenti e della cooperazione internazionale aveva annunciato lo scorso anno, in occasione del lancio di una campagna di promozione dell’olio d’oliva confezionato, l’incremento di iniziative volte alla conquista di nuovi mercati internazionali molto promettenti come Cina, Giappone, Russia, India e Nord America.

Queste ambizioni, tuttavia, dovranno fare i conti con i capricci del clima, poiché il settore agricolo tunisino è molto dipendente dalle precipitazioni. E ancor più lo sarà in futuro, dal momento che il Paese si troverà a far fronte negli anni a venire a una probabile diminuzione delle risorse idriche.