Mondo 19/10/2017

Produzione mondiale di olio d'oliva a 2,7 milioni di tonnellate

Sostanziale stabilità della produzione, +2%, rispetto al 2016/2017 secondo Juan Vilar e Jorge Pereira, con una bassa produzione di olio ad ettaro inferiore di oltre il 16% rispetto al 2015/2016. Andamento dei prezzi solido e stabile


Le proiezioni avanzate man mano che inizia la campagna olearia abbassano l'asticella della produzione, con una produzione complessiva di 2,7 milioni di tonnellate nei 58 Paesi produttori secondo Juan Vilar e Jorge Pereira, che sottolineano che se non vi fossero condizioni climatiche favorevoli, questi dati potrebbero essere rivisti al ribasso.

Secondo i due studiosi la produzione dovrebbe essere divisa tra gli 1,15 milioni di tonnellate della Spagna, le 260 mila della Grecia, le 250 mila dell'Italia e della Tunisia, le 190 mila tonnellate della Turchia. A seguire gli altri Paesi.

Immaginando che nelle prossime settimane vi siano condizioni meteo favorevoli, la prossima campagna olearia dovrebbe essere del 2% superiore a quella precedente, quando sono state prodotte 2,65 milioni di tonnellate di oli di oliva.

La produzione media di olio per ettaro sarà di 240 kg, in linea con quello della scorsa stagione ma inferiore del 16% rispetto al 2015/16.

I prezzi dovrebbero quindi mantenere un andamento stabile, oscillante da un minimo di 3,3 a 3,8 euro/kg per olio spagnolo/tunisino, e in ragione dell'evoluzione della domanda i prezzi sostenuti dovrebbero mantenersi almeno fino alla primavera.

L'export spagnolo, nonostante la battuta d'arresto della produzione, dovrebbe continuare a crescere con un tasso superiore al 15% ma l'entità della crescita dipenderà sostanzialmente dai consumi mondiali e dalla potenziale offerta di Paesi concorrenti.

Il rischio concreto, specie nelle nazioni con una scarsa tradizione al consumo di olio d'oliva, è un cambiamento dei modelli alimentari con una preferenza per altri grassi animali e vegetali.

di C. S.