Mondo 23/09/2016

Nuovi mercati e nuove opportunità ad Est per gli oli extra vergini di oliva di eccellenza

Nuovi mercati e nuove opportunità ad Est per gli oli extra vergini di oliva di eccellenza

Nel corso di Sauce 2016, evento che ha coinvolto i migliori chef di Londra, Copenaghen, Riga, Mosca, Bruxelles, Sidney e altre capitali mondiali, un'occasione per conoscere e apprezzare gli oli extra vergini di oliva di eccellenza


Ogni volta una nuova esperienza e come sempre, il ritorno a casa in Italia è riempito da soddisfazioni, sogni e progetti, che finalmente si possono realizzare insieme ai produttori.

Questa volta la proposta di tenere alcune degustazioni di olio extravergine delle aziende all’interno del libro Terred’Olio 2016 in Estonia è arrivata da Katrin e Viktor Sara, cari amici che vivono sei mesi l’anno in Versilia, (hanno capito tutto della vita) e che da anni gestiscono una fiorente agenzia d’ importazione di prodotti di eccellenza italiani, nelle repubbliche Baltiche.

Le degustazioni di olio si intrecciavano con un evento davvero ben fatto a Tallin nei giorni 17,18 e 19 settembre: “Sauce 2016”. Grandi chef, ma anche responsabili marketing dei più famosi ristoranti di Londra, Copenaghen, Riga, Mosca, Bruxelles, Sidney e altre capitali mondiali, che raccontavano le loro esperienze, le opportunità e le sfide del futuro che li attendono nei prossimi anni. La parola d’ordine citata più volte è stata creazione e rinnovamento, sempre e a ogni costo.

Un auditorium con mille posti a sedere e una platea proveniente da tutti i Paesi Baltici che si affacciano in quell’aria. E’ inutile raccontare la compostezza e l’educazione di una pubblico formato prevalentemente da giovani uomini e donne. Nelle sette ore di forum e discussioni, non ha mai, ripeto mai suonato una volta il cellulare a nessuno. Tutte le conversazioni, sono state tenute dai relatori rigorosamente in inglese e solo tre persone su gli oltre 500 appassionati presenti, hanno dovuto usufruire delle cuffie con traduttore simultaneo. Questo fatto la dice lunga su come, noi purtroppo siamo ancora piuttosto indietro rispetto a questa Europa che sta correndo velocissimo verso un futuro avanzato e foriero di grandi novità.

Ma veniamo alla degustazione tenuta dall’Accademia Maestrod’olio nelle sale adiacenti al forum. Anche se non sappiamo mai collocare esattamente Tallin, Riga e Vilnius, nelle corrette posizioni dei rispettivi Paesi, queste tre nuove nazioni, da anni entrate in Europa, hanno davvero una posizione strategica. La capitale Estone ad esempio è a soli 80 km da Helsinki e a 100 da San Pietroburgo e dalla Danimarca. Questa la rende una zona strategica, per far conoscere le migliori realtà olivicole del nostro stivale. Gli operatori presenti alla degustazione di olio provenivano ovviamente dall’Estonia e poi, Danimarca, Lettonia, Finlandia, Lituania, Russia, Polonia Olanda, solo per citare le persone conosciute personalmente.
La sorpresa è grande, ogni volta che facciamo assaggiare oli dalla fragranza estrema e con sentori amari e speziati, sconosciuto per lo più dal grande pubblico Baltico. Popolo che vanta una bella tradizione gastronomica di mare e di terra, con i suo boschi infiniti ma che, considerando le temperature ben al di sotto dello zero per sei mesi l’anno, fa molto uso di grassi animali, tra tutti il burro.

Soddisfazione e stupore, le sensazioni dei sommelier e ristoratori presenti alle degustazioni di dodici oli Evo. Talmente riuscita, che a gran voce ci è stato chiesto di ritornare a novembre, con più produttori e uno chef italiano, che possa far comprendere il profumo e la forza dei nostri ingredienti con i piatti regionali italiani, abbinati alla Casaliva, o Frantoio, alla Caninese, o alla campana Ortice, per finire con la Peranzana, la Cassanese, e il sole della Nocellara che essere già raccolta da qualche giorno nella Sicilia occidentale.

Il sasso è stato lanciato e i cerchi nell’acqua si stanno allargando a vista d’occhio. Più seminiamo cultura e informazione corretta, perché questo dobbiamo fare, e prima arriveremo a far muovere le loro coscienze e poi, ovviamente anche la loro economia.

Bastano due o tre ore di aereo, per raggiungere la meta tanto agognata: produrre qualità, farla conoscere, ottenere la giusta remunerazione. Noi ci siamo, sarà bello continuare questo viaggio insieme.

di Fausto Borella

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