Mondo 28/07/2016

Export tunisino d'olio d'oliva oltre le 65 mila tonnellate

I piani governativi puntano a una produzione media annua di 250 mila tonnellate, con l'aumento di dieci punti dell'export per il Paese. Nei primi sei mesi dell'anno l'olio d'oliva ha portato alla Tunisia 200 milioni di euro di valuta dall'estero


La Tunisia gioca il proprio futuro di crescita e sviluppo sull'olio d'oliva.

Oggi la produzione media del Paese si è stabilizzata sulle 180 mila tonnellate ma i piani governativi puntano a raggiungere presto una produzione media di 250 mila tonnellate.

Per ottenere questo risultato il governo ha promosso nuove piantagioni di olivi per complessivi 50 mila ettari nel nord ovest del Paese, la zona più fertile e potenzialmente irrigua. Non solo vi è la volontà per un piano di ringiovanimento del patrimonio olivicolo esistente, consistente in 80 milioni di alberi su una superficie di 1,8 milioni di ettari.

Sebbene la Tunisia stia diventando politicamente instabile, a causa della crisi dovuta agli attentati islamici del 2015 che hanno considerevolmente ridotto l'afflusso turistico, vi è l'evidente volontà, di tutto l'arco costituzionale di puntare proprio sull'olivo e l'olio di oliva.

E' infatti grazie a questo prodotto che contano di acquisire valuta straniera e un surplus della bilancia commerciale di cui hanno bisogno per superare la crisi economica.

Già oggi l'olio di oliva è un settore strategico, visto che le esportazioni, nei primi sei mesi dell'anno, sono state di oltre 65 mila tonnellate per un controvalore vicino ai 200 milioni di euro.

Per rassicurare i compratori stranieri, l'attuale Ministro dell'industria, Zakaria Hamad, ha rassicurato che il 70% dell'olio tunisino è di buona qualità.

Un messaggio chiaro per gli operatori professionali e i buyer esteri, visto che nei piani del governo c'è la volontà di aumentare l'export di olio d'oliva dal 14% di oggi al 25% nel 2018.

di C. S.