Mondo 14/07/2015

Preoccupazione in Spagna per una produzione di olio di oliva sotto le attese

Le prime indicazioni sull'allegagione in Spagna forniscono un quadro ottimistico ma è allerta per il gran caldo e soprattutto la siccità. Se le piogge saranno scarse a settembre le ripercussioni sulla produzione d'olio d'oliva potrebbero essere pesanti


In Andalusia vi è ottimismo ma anche preoccupazione per la nuova campagna olearia.

Il ministero dell'agricoltura andaluso ha evidenziato un buon livello di allegagione in tutta la regione, con una media di 3,3 frutti/mignola, contro i 2,2 della scorsa stagione.

Le indicazioni sono ancor più positive per alcune aree come Loma Baja, Southern Highlands e Sierra Morena, con valori medi di 4,30, 3,90 e 3,60.

Gli stessi tecnici del ministero hanno però sottolineato come l'aumento di temperatura degli ultimi giorni e la siccità stiano riducendo significativamente le riserve idriche, con il rischio di abbondanti cascole nelle prossime settimane.

A minimizzare il rischio delle alte temperature nel mese di luglio è Rafael Sanchez de Puerta, vice direttore di Dcoop, la più grande cooperativa olivicola iberica, dove si produce il 17% dell'olio di oliva spagnolo e l'8% di quello mondiale.

“E' fondamentale – spiega Sanchez de Puerta – che ci siano delle buone piogge in settembre. Sarà quello il momento più importante di questa campagna olearia.”

Secondo le prime indicazioni di Dcoop, comunque, in Spagna sarà una campagna con una produzione “medio-bassa”, intorno a 1,3 milioni di tonnellate.

“Il problema non sono i cinque gradi in più o in meno ora – ha concluso Sanchez de Puerta – ma il caldo eccezionale a maggio che ha compromesso la fioritura in alcune zone.”

Secondo Dcoop, comunque, pur con una campagna medio-bassa, il prezzo dovrebbe tornare su livelli normali.

di C. S.