Mondo 06/05/2015

Stretta inglese sulle importazioni di olio di oliva per battere le frodi

Stretta inglese sulle importazioni di olio di oliva per battere le frodi

Il Regno Unito ha deciso di avviare una campagna straordinaria di monitoraggio degli oli di oliva nel paese per garantire la loro genuinità e corrispondenza alle regole comunitarie. Preoccupazione per le frodi


La Rural Payments Agency, agenzia governativa inglese, ha deciso di lanciare una nuova campagna di monitoraggio straordinaria per la valutazione della qualità degli oli che giungono in Gran Bretagna.

In particolare il governo inglese sarebbe preoccupato di frodi, ovvero della vendita di oli di oliva più scadenti come extra vergine, ma anche di adulterazioni, ovvero di miscele non dichiarate con oli di semi o altri oli vegetali.

La campagna di monitoraggio sarà pagata dalla Commissione europea grazie ai fondi Horizon 2020.
A essere scelto per condurre i test di laboratorio è il Campden BRI, presso la sede di Chipping Campden, Gloucestershire.

Le autorità inglesi sono infatti preoccupate che, in un'annata di scarsa produzione, vengano importati oli di cattiva qualità, non conformi alle normative europee varate nel febbraio 2014.

Un'attenzione particolare, quindi, verrà posta sui valori di esteri etilici.

Campden BRI sarà quindi parte integrante dei controlli di conformità che verranno effettuati presso gli imbottigliatori ma anche presso i rivenditori.

Il dottor Julian Sud, a capo dell'unità di chimica e ciochimica presso Campden BRI ha detto: "l'autenticità alimentare continua ad essere un problema di alto profilo e siamo lieti di essere stati scelti dalla Rural Payments Agency per vincere la sfida di battere le frodi alimentari.”

di C. S.